Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore, Paolo.
In questi giorni ho letto notizie sul reparto Medinef Donne dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti. Capisco le lamentele dei familiari delle pazienti, avendo vissuto un’esperienza simile lo scorso anno con mia madre. Definire quel reparto un girone infernale è un’offesa per Dante, perché è molto peggio!
Per esperienza, posso affermare che è un reparto caratterizzato dal pressapochismo, dove non c’è collaborazione tra gli operatori OSS e il personale infermieristico. Parlare con il personale medico è quasi impossibile (forse ero abituato a un altro tipo di ospedale, dove comunicare con un medico era normale). È un reparto dove si riscontrano di tutto, dal Covid (che è normale) alla scabbia (che non è normale), dato che questi pazienti dovrebbero essere trattati in un reparto specifico.
Vorrei fare una domanda ai responsabili, Primario compreso: siete mai entrati nel reparto nel primo pomeriggio, quando la temperatura raggiunge i 40 gradi e gli operatori sono costretti a lavorare in condizioni disumane? I condizionatori sono ai piani alti, non nel reparto, dove le pazienti, vista l’età, pensano di essere in vacanza nel deserto.
A titolo amichevole, se mi è permesso, consiglio agli amministratori del De Lellis di evitare le passerelle dei politici nei reparti tirati a lucido per l’occasione. Dovrebbero visitare i reparti fatiscenti come il Medinef, che ne è un esempio. Se non si è in grado di amministrare, esiste qualcosa chiamato “dimissioni”. Ma poi mi rendo conto che siamo in Italia e quindi… tutto normale! E come un temporale estivo, presto tutto passa.
Leggi tutto l’articolo La lettera: “Ecco la mia esperienza al De Lellis” – Rieti Life
www.rietilife.com è stato pubblicato il 2024-08-08 07:23:05 da Aquila
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