La nuova avventura di Djankpata: “Dopo 7 anni di Everton era giusto andare. Mi ispiro a Pogba, sarà un anno di crescita”



Sorriso a trentadue denti e tanta voglia di mettersi in gioco, Halid Djankpata inizia così la sua nuova avventura allo Spezia, la prima in una prima squadra. “Sono molto felice di essere qui. Ringrazio tutti, queste settimane sono state molto belle per me, sono stati tutti carini con me e non vedo l’ora di iniziare a giocare”, esordisce. Classe 2005, come Pio Esposito e Candelari, il centrocampista è arrivato dopo anni di settore giovanile nell’Everton, per diventare un punto di riferimento dello Spezia del domani. “È una mezzala di inserimento e di gamba, nazionale Under 19. Speriamo sia un nostro gioiellino futuro”, lo racconta Stefano Melissano. “Era entusiasta per il nostro processo con i giovani”. Mai una presenza tra i pro, Djankpata ha tanta fame e voglia di imparare: “Sarà una stagione di crescita, è la mia prima volta in prima squadra. all’Everton ho giocato qualche amichevole ma non è la stessa cosa. Non vedo l’ora di giocare per questa squadra, è molto importante. Sarà una stagione importante per noi, abbiamo molte cose da fare”.

Nemmeno vent’anni, Djankpata è un centrocampista moderno e si ispira a chi ha cambiato quel ruolo di mezzala, Paul Pogba: “L’ho sempre seguito, quando ero in Italia tifavo la Juve e mi ispiravo a lui. I suoi movimenti, i passaggi, i tiri da lontano e come gioco il suo stile mi ispira, spero di arrivare ai suoi livelli”, racconta sorridendo. Tanti anni in Inghilterra, ma ora l’occasione in Italia: “Ho giocato all’Everton per sette anni, sono stato lì dall’Under 13 fino all’Under 21. Mi sono trovato bene, ma era l’ora di andare via, di essere in un mondo diverso. È stato un percorso diverso da quello che ho trovato qui, qui si gioca molto più tatticamente rispetto all’Inghilterra, ma non vedo l’ora di giocare. Sono un centrocampista a cui piace molto attaccare, mi piace fare assist e segnare, sono molto atletico e bravo in ripartenza”, racconta.

Subito un impatto importante con il Picco, che nella sua prima partita da convocato è esploso nel pazzo finale di Spezia-Cesena. “Lo stadio è caloroso, si sente tutto”, conclude. “Quando abbiamo segnato il primo gol si sono alzati tutti a festeggiare, al secondo gol è successo di tutto. Si vede che è un club con storia, si vede che la gente ama lo Spezia. C’è un clima caldo, si sente dal primo fischio che la gente è lì. È simile all’atmosfera inglese”. E presto potrà testarlo da protagonista in campo.


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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-09-11 12:15:40 da


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