Da ieri, 18 gennaio, ha preso vita la nuova procedura per le iscrizioni alle scuole statali per l’anno scolastico 2024/2025. La novità, a differenza del passato, le adesioni alle lezioni possono essere effettuate soltanto accedendo al portale ministeriale “Unica” mentre le iscrizioni alla scuola dell’infanzia rimane cartacea.
Non è certamente possibile prevedere se questa novità sarà gradita da tutti genitori, se non contribuirà a una diminuzione di alunni anche se, già da anni, era possibile effettuare le procedure tramite l’accesso al sito ministeriale.
“L’unica difficoltà potrebbe essere la necessità di accedere tramite lo spid – spiega Serena Carelli, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Teco – Comunque l’ufficio amministrativo è sempre disponibile a supportare i genitori che hanno problemi con internet”.
Le eventuali difficoltà, insomma, svaniranno di fronte alla buona volontà degli “addetti ai lavori”. E anche una presunta diminuzione di iscritti. “Non credo proprio che le procedure on line avranno conseguenze negative – afferma Paolo Auricchia, preside dei Licei Classico e Scientifico di Imperia – I genitori dei nostri studenti hanno già dimostrato di cavarsela egregiamente con internet e neppure il volume di iscrizioni ha subito decrementi: da anni siamo in grado di formare 7 sezioni del primo anno”.
A quanto pare non esistono problemi di alcun genere, e non ci sono motivazioni perché lo siano, nei riguardi delle procedure che eliminano – finalmente – il supporto cartaceo. Anche se i dubbi sono gli ultimi a scomparire.
“Sostanzialmente non esistono differenze rispetto agli anni scorsi – sottolinea Alessandra Costanza, preside dell’Istituto Cavour di Ventimiglia – Potrebbe essere l’accesso al portale tramite il codice Spid a mettere a disagio qualche famiglia ma, in questo caso, la segreteria sarebbe di aiuto”.
Neppure il calo di iscritti è messo in discussione, tantomeno per quanto riguarda la scuola primaria ed elementare: essendo scuola dell’obbligo non esistono alternative per evitare di confermare la presenza in aula dei propri figli.
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