SERIE C – Contro la Vis Pesaro, i bianconeri sono scesi in campo decisi a voler vincere e non meritavano di perdere. Ma la beffa era nell’aria ed è arrivata puntuale
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di Lino Manni
A questo punto del campionato la cosa migliore da fare è quella di acquistare…la transizione. E’ quello che ha detto e ripetuto più volte al termine di Vis Pesaro-Ascoli mister Domenico Di Carlo interrompendo così il silenzio stampa. Già la “transizione” che, nel calcio moderno, deve essere considerata una fase fondamentale per segnare o per non subire goal. Più semplicemente è quella fase dove una squadra perde il possesso di palla e l’altra lo guadagna. Concetti che lasciamo all’allenatore.
Noi guardiamo al risultato finale e all’ennesimo appuntamento fallito con la vittoria. Già i tre punti tutti insieme sono un ricordo ormai lontano. Contro la Vis Pesaro, l’Ascoli mi è sembrata una squadra scesa in campo decisa a voler vincere. E’ partito bene. In uno stadio senza curve i bianconeri sono andati dritto verso la porta avversaria.
Un primo tempo pimpante, la solita traversa, la vivacità di Silipo, la tecnica di Marsura che ha rimediato una infinità di calci. Il pallino del gioco è in mano ai bianconeri. Dall’altra parte undici giocatori ringhiosi, alla Gattuso, che colpiscono come fabbri sprizzando scintille e…cartellini gialli. Ma non mi sembra uno squadrone, anzi ho visto di meglio in serie D. Purtroppo non si segna e si rischia di prendere gol prima del riposo. Dietro qualche difficoltà per i due centrali, Menna e Tavcar, entrambi ammoniti. Si soffre sugli spioventi in area poi entra Tremolada che prima rifila un calcione ad un avversario, poi tira in porta senza impensierire il portiere avversario e poi…non si vede più.
La beffa è nell’aria e arriva puntuale con uno sconosciuto Cannavò che si infila tra Tavcar e Adjapong e segna. Siamo alla frutta: non ci resta che il caffè e l’ammazza caffè per chiudere la serata. Tavcar con i suoi quasi due metri d’altezza sbaglia di testa e poi si fa cacciare. Si gioca poco perché gli avversari non te lo permettono. Si perde tempo. Alla fine viene fuori la Corazza dell’Ascoli. Un rigore procurato e trasformato da “Joker” che salva baracca e burattini. L’Ascoli non meritava di perdere ma alla fine il rammarico resta per la mancata vittoria. Manca da troppo tempo.
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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2024-11-16 21:21:20 da Maria Nerina Galiè
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