ISOLA DEL GIGLIO. La pesca artigianale non è solo un mestiere, ma è anche una tradizione che lega le comunità al mare e alla sostenibilità: questa è la filosofia alla base del Presidio Slow Food della pesca artigianale dell’Isola del Giglio.
L’obiettivo del presidio è valorizzare il lavoro dei pescatori e preservare le risorse ittiche. Un progetto che racconta il legame profondo tra la tradizione del territorio e il rispetto dell’ambiente.
Da oltre due anni, i pescatori delle isole del Giglio e Giannutri, insieme alla Condotta slow food e al Comune, lavorano per preservare la pesca artigianale e valorizzarla.
«L’obiettivo – spiega Claudio Bossini, responsabile della Condotta Slow Food – è tutelare un mestiere storico e promuovere un uso sostenibile delle risorse ittiche».
Il Presidio Slow Food, ufficialmente inaugurato il 4 maggio 2023, rappresenta il coronamento di un percorso di sensibilizzazione, che ha coinvolto anche ristoratori e viticoltori locali. Il binomio pescato del Giglio e vino ansonaco è un simbolo d’identità culturale e gastronomica.
«Abbiamo voluto unire le tradizioni isolane con quelle del Monte Amiata – racconta Bossini – valorizzando prodotti stagionali e tecniche tradizionali».
Seconda tappa al Grottaione
La seconda tappa di questo percorso è in programma domenica 22 a Montenero d’Orcia, al ristorante Il Grottaione.
In assenza del vino ansonaco, ormai esaurito, i piatti saranno abbinati ai vini di un’azienda amiatina, per offrire un’esperienza enogastronomica completa.
«L’iniziative come queste intendono superare la stagionalità estiva, visto che la pesca la si può praticare tutto l’anno. È fondamentale – dice Bossini – destagionalizzare questa attività, valorizzando il pesce stagionale e sensibilizzando il pubblico sull’importanza di un consumo consapevole».
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-12-21 08:24:01 da Vittorio Patanè
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