CATANZARO La Diga sul fiume Melito – la cui mancata realizzazione per la magistratura contabile ha provocato un mostruoso danno erariale da 260 milioni – non può nemmeno fregiarsi dell’appellativo di “cattedrale nel deserto”, perché il deserto c’è ma non c’è la cattedrale. In realtà è probabilmente l’incompiuta delle incompiute, se non la più grande sicuramente tra le incompiute più grandi della Calabria che è la terra del non finito, la terra che non finisce le cose soprattutto quando queste cose in realtà servono. La diga “fantasma”, l’hanno anche definita in tanti: giustamente, perché la Diga sul fiume Melito, concepita negli anni ’80, non è stato altro che qualche colpo di piccone e qualche zolla di terra mossa dalle ruspe nel cuore della montagna sopra Catanzaro e nulla più….
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