GIOIA TAURO Ha parlato anche dei suoi rapporti con la ‘ndrangheta, il narcotrafficante “pentito” Bruno Carbone, socio del broker internazionale Raffaele Imperiale e come lui collaboratore di giustizia. Carbone, davanti ai giudici della settima sezione penale di Napoli (presidente Marta Di Stefano), e al sostituto procuratore Maurizio De Marco, ha risposto alle domande degli avvocati del collegio difensivo, in video collegamento (sempre ripreso di spalle) dalla località segreta dove è detenuto. Era gennaio 2024 quando Carbone riferiva dettagli in merito al traffico di droga realizzato nel porto di Gioia Tauro, finito al centro di una inchiesta della Dda Reggina che ha scoperto una presunta organizzazione criminale dedita al narcotraffico internazionale.
Secondo il pentito:
«Il porto di Gioia Tauro era sotto…
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-02-20 16:40:06 da Redazione Corriere
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