La procura sequestra le quote dell’Hellas Verona del carpigiano Maurizio Setti

CARPI (Modena) – La procura di Bologna ha disposto il sequestro preventivo del 100% delle quote dell’Hellas Verona, club di Serie A, di proprietà dell’imprenditore carpigiano Maurizio Setti, indagato per bancarotta. Dopo il coinvolgimento, un paio di settimane fa, nell’inchiesta Cyrano della Procura della Repubblica di Reggio Emilia per una presunta frode fiscale, arrivano nuovi guai giudiziari per Maurizio Setti, imprenditore carpigiano e patron dell’Hellas Verona. I militari del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna, su delega della procura della Repubblica, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo pari al 100% dell’Hellas Verona. Gli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza avrebbero evidenziato “episodi di distrazione, perpetrati tramite la cessione delle azioni rappresentative dell’Hellas Verona da una società fallita, riconducibile a Setti, alla Star Ball Srl”, sempre di proprietà dell’imprenditore carpigiano e detentrice dell’intero pacchetto azionario dell’Hellas Verona. Nell’inchiesta, Setti risulta indagato per bancarotta. Immediata la reazione dell’Hellas Verona: con una nota ufficiale il club gialloblu specifica che il sequestro non tocca il patrimonio della società ma si inserisce nella controversia tra il gruppo di Maurizio Setti e il gruppo di Gabriele Volpi, imprenditore ligure, già proprietario dello Spezia calcio. Sui rapporti tra Setti e Volpi, tra il Verona e lo Spezia, già molto è stato detto e scritto in passato. Volpi di fatto sarebbe stato finanziatore più o meno occulto del Verona anche quando i due club, era la stagione 2020/21, militavano assieme in Serie A. Un idillio terminato in tribunale a colpi di carte bollate, con Volpi che vanterebbe crediti nei confronti di Setti. Di qui, l’istanza dei legali del Gruppo Volpi per il sequestro preventivo delle quote dell’Hellas Verona riconducibili a Setti. Dal canto suo, l’imprenditore carpigiano si dice “sereno e tranquillo, convinto anche in questa occasione della correttezza, legittimità e liceità del proprio operato”. Setti e la società Star Ball Srl hanno dato mandato ai propri legali di impugnare il sequestro preventivo.