MILANO Un paese intero attirato da un evento eccezionale. Tutti davanti ad un’abitazione, quella che poi si scoprirà appartenere alle figlie di un grosso esponente di ‘ndrangheta. Facce attonite e bocche ammutolite, gli occhi per osservare – quasi da spettatori disinteressati, ma solo in apparenza – quanto stava avvenendo. È l’8 maggio 2017 e a fermarsi quasi come sospesa è stata la comunità di Platì, feudo e roccaforte non di un uomo qualunque, ma di Barbaro. “U Sparitu”, classe 1965, fu sorpreso a tavola con la madre, la moglie, la sorella e i sei nipotini, catturato dai Carabinieri del gruppo di Locri dopo una rocambolesca quanto inutile fuga sui tetti. Quello che fu definito poi un esemplare impiego di un dispositivo d’intervento ed una pianificata azione militare.
Gli inquirenti…
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