Ancora saldamente in vetta alla classifica, nonostante i due ko consecutivi patiti contro Cantù e Verona, la Rivierabanca Basket Rimini dopo aver smaltito panettone e festeggiamenti di Natale è pronta a tornare in campo tra le mura amiche del Flaminio. In occasione del 18° turno della serie A2 Old Wild West, i ragazzi di coach Sandro Dell’Agnello (ex di turno) saranno impegnati al cospetto della Real Sebastiani Rieti, club con cui lo scorso anno si era disputato il turno del tabellone playoff. L’appuntamento al palasport Flaminio è in agenda per domenica (29 dicembre) con palla a due alle 18.
La Real Sebastiani
La Real Sebastiani è reduce da una vittoria, maturata in casa contro la Sella Cento (76-65), di recente è stata attiva sul mercato con la scelta di sacrificare l’ex biancorosso Jazz Johnson e andando a inserire negli ingranaggi Jordan Harris, giocatore che vanta un trascorso in A1 a Varese. La Real Sebastiani attualmente vanta un ruolino di marcia di 10 vittorie a fronte di 7 sconfitte, i suoi 20 punti valgono l’attuale sesto posto di classifica in coabitazione con Forlì, Avellino e Verona. Ciò che cade subito all’occhio sono le propensioni difensive della squadra allenata da coach Alessandro Rossi: con 72,7 punti di media subiti a partita i laziali arrivano al Flaminio vestendo i panni della miglior difesa del campionato. Dopo il divorzio con Jazz Johnson, attualmente il miglior marcatore di Rieti è Diego Monaldi con 12,1 punti di media, lo segue Harris che dopo tre presenze viaggia a 12 di media tondi a match.
La squadra è profonda e può vantare dieci giocatori pronti a entrare in rotazione nonostante lo stop forzato di Ion Lupusor. In cabina di regia c’è anche colui che attualmente risulta essere il miglior marcatore della squadra, ovvero quel Diego Monaldi combo-guard, dotato di un gran tiro da fuori e che guida sempre la squadra con personalità e leadership. Monaldi, 178 cm per 78 chili, è arrivato dopo una significativa parentesi da protagonista a Udine e in precedenza aveva già vinto la serie cadetta con Scafati. Al suo fianco è arrivato Jordan Harris, reduce da un avvio in serie A1 alla Pallacanestro Varese, è un giocatore con maggiore stazza rispetto a Jazz Johnson ma anche meno finalizzatore e che può giocatore lontano dalla palla. E’ un esterno mancino, che va ad aggiungere esperienza al pacchetto esterni dei laziali. A completare gli esterni potrebbe partire titolare l’ala Lorenzo Piccin, giocatore cresciuto a Treviso, che sta portando alla causa 3,6 punti di media.
Sotto i tabelloni nell’ultimo match è partito nel ruolo di ala grande Giorgio Piunti, un lungo di 205 centimetri che nelle ultime stagioni era stato un punto di riferimento dell’Urania Milano. Cresciuto nel settore giovanile della Sutor Montegranaro, ha un passato anche a Cento e a Orzinuovi con cui aveva vinto il campionato di serie B. A completare il quintetto il centro Skylar Spencer, altro giocatore che ha militato in serie A1 a Varese, uno tra i lunghi più atletici del campionato, grandissimo rimbalzista offensivo in grado spesso di finire le azioni con una schiacciata. Attualmente è il miglior rimbalzista del campionato, con 9,6 catturati di media a uscita, ed è anche quello che primeggia negli offensivi con 4,1 arpionati di media sempre a incontro.
Dalla panchina il cambio del playmaker è l’esperto Marco Spanghero, giocatore molto ordinato, mortifero e che non ha bisogno di presentazioni: spesso decisivo nei match della scorsa stagione al cospetto di Rimini, vanta spiccate doti di tiratore non solo da tre punti ma anche da arresto e tiro dalla media distanza. Al suo fianco ci sono due giocatori molto arcigni e validi difensori: Alvise Sarto che in questa stagione sta viaggiando a 6,2 punti di media e Matteo Pollone che cresciuto nel settore giovanile di Biella fa dell’aggressività la sua arma più efficace potendo giocatore su svariati ruoli a seconda dell’occorrenza. Altro giocatore in uscita dalla panchina è l’ala Kenneth Viglianisi, atleta esperto, classe 1992. Infine a chiudere il reparto lunghi c’è Alexander Cicchetti, classe 1998 di 203 centimetri per 97 chili. Sarà invece out, perché reduce da un intervento chirurgico, il lungo Ion Lupusor.
Come gioca la squadra reatina
Il marchio di fabbrica della squadra di Rieti è soprattutto la difesa, solida, con principi ben precisi. Infatti tende a spingere la palla sul lato o a collassare l’area grazie a stunt e bump ben eseguiti e accentuati. E’ una difesa da “mani addosso” che dovrà essere affrontata non facendosi spingere fuori dalle proprie posizioni, ma attaccandola con decisione e forza. Fondamentale sarà per Rimini pareggiare la loro intensità. In attacco Rieti ha giocatori che prediligono il tiro da fuori, è una delle squadre che tira di più da oltre l’arco. Per questo non bisognerà lasciare spazio ai loro tiratori, ed essere pronti a lottare per non concedere altri possessi dai rimbalzi offensivi. Vincere la battaglia sotto i tabelloni potrebbe essere per Rbr una chiave importante e decisiva della partita.
www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-12-27 23:24:33 da
0 Comments