BARI – «Sfruttazero» compie undici anni. La salsa di pomodoro «con lo 0% di sfruttamento» made in Bari, frutto del lavoro di migranti e nativi, anche quest’anno è pronta per essere imbottigliata e venduta. Nelle prime settimane di raccolta, da inizio luglio, sono già 55 i quintali di pomodori che diventeranno salsa. E anche quest’anno, oltre all’oro rosso dell’Ortogentile di Japigia, c’è quello dell’associazione «Sana Pianta» di Castellana Grotte. I primi vasetti sono già nel magazzino del Bread&Roses, pronti per la distribuzione che inizierà a settembre. Tra qualche settimana, poi, arriveranno i pomodori della cooperativa Siloe di Torre a Mare, che verranno trasformati nel laboratorio di «Natura Viva», cooperativa agricola sociale di Acquaviva delle Fonti, un bene confiscato alla mafia dove lavora in autogestione una comunità di persone all’interno di un percorso di inclusione socio-lavorativa, come strumento di emancipazione e autodeterminazione dalla marginalizzazione della detenzione carceraria.
Il progetto dell’associazione «Solidaria» di Bari, quindi, nel tempo si è ingrandito mettendo insieme una rete di realtà e territori tutti impegnati nella produzione e vendita di salsa di pomodoro da coltivazioni agroecologiche, che intende mettere in pratica un altro modo di lavorare e produrre «che metta al centro le persone e le relazioni, basato sul mutuo soccorso e la cooperazione».
L’obiettivo del progetto, infatti, è stato sempre quello di trasformare il pomodoro da simbolo dello sfruttamento del caporalato nelle campagne pugliesi in un’attività lavorativa collettiva e solidale. «Sfruttazero» nasce nel 2014 su iniziativa dell’associazione barese «Solidaria» e, dall’anno successivo, collabora con «Diritti al Sud» di Nardò. Un gruppo di migranti africani e italiani coltivano e raccolgono pomodori su un terreno alla periferia di Bari, a Japigia, ne fanno salsa e la vendono in mercatini, spacci popolari e piccole botteghe grazie alle reti nazionali «Fuorimercato», finendo ormai nelle dispense di tutta Europa. A settembre 2023 è partita anche una mobilitazione per preservare OrtoGentile che rischiava di essere in parte cancellato dal progetto del parco CostaSud, ma nella primavera scorsa il Comune ha rivisto il progetto conservando la sua origine orticola. Qui, per dare continuità al lavoro di agricoltura sociale avviato con SfruttaZero, Solidaria ha dato vita a Solidaria Farm, ovvero la coltivazione annuale di ortaggi stagionali.
La forza del progetto è sempre stata quella di riuscire a mettere insieme esperienze e pratiche: da Villa Roth, un immobile pubblico abbandonato nel quartiere San Pasquale di Bari in cui vivono in autogestione famiglie di italiani e migranti africani, a Orto Circuito-Masseria dei Monelli, fino al Bread&Roses, lo spazio di mutuo soccorso che ha sede a Villa Capriati, l’immobile su via Amendola che stando alle intenzioni dell’amministrazione comunale sarà riqualificato con i fondi del Pnrr e dove da anni avviene lo stoccaggio dei vasetti di salsa.
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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-08-05 09:10:02 da
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