SERIE D – Rifiutata l’offerta del Como, il d.s. De Angelis: Il nostro obiettivo è mantenere il gruppo attuale fino alla fine, se riusciremo a trovare un giovane pronto lo prenderemo. Bando del “Riviera”, la società di Massi prima, ma non mancano ancora le tensioni
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di Pier Paolo Flammini
Una settimana in cui il calcio parlato ha sovrastato quello giocato, ma in attesa di Civitanovese-Samb di domenica prossima, il discorso legato al calciomercato è chiuso, almeno coi nomi più roboanti: Edoardo Lonardo, attaccante 2005, 7 gol e 4 assist in 14 presenze, non andrà al Como, nonostante la richiesta importante del Como, società di Serie A, che aveva messo sul piatto 200 mila euro più bonus per assicurarsi la sua prestazione già da subito.
Ma la Samb, che ha voluto esprimere la propria posizione in una conferenza stampa nella quale hanno partecipato, oltre al presidente Vittorio Massi, anche il direttore sportivo Stefano De Angelis e il direttore generale Roberto Ricci, ha deciso di non alterare in nessun modo l’attuale gruppo: Lonardo resta, e quindi tramontano anche gli arrivi di giocatori importanti come Sbaffo della Recanatese o Camilli del Roma City. La Samb sta bene così, forte del +7 in classifica.
Calciomercato finito dunque? «Siamo sempre vigili, ma siamo concentrati sulla partita di domenica. Stiamo semmai cercando un giovane del 2006, o del 2005, possibilmente attaccante – spiega De Angelis – Tuttavia dovrà essere già pronto, perché la piazza di San Benedetto mette una pressione notevole e se dobbiamo prendere giusto per prendere allora è meglio stare fermi».
Una posizione da noi ribadita a lungo nei mesi scorsi, poiché il modulo 4-2-3-1 (o 4-4-2) con doppio centravanti, richiederebbe la presenza di quattro centravanti, mentre attualmente la Samb ne ha tre (Eusepi, Lonardo, Moretti). Inoltre un eventuale 2006 sostituirebbe Lonardo in caso di necessità senza l’obbligo di cambiare il modulo di gioco.
«La decisione è stata presa per mantenere l’amalgama di questo gruppo, Lonardo è un ragazzo eccezionale. Il Como voleva subito il calciatore, non per prenderlo a fine anno. Valuteremo a fine stagione la situazione» afferma il direttore generale Ricci.
«Con il Como i nostri rapporti restano cordiali – ha continuato De Angelis – Questa decisione testimonia della serietà e dell’ambizione della famiglia Massi e della Samb, un atto di forza che non tutte le società fanno. A livello economico è stata una decisione importante, è una offerta che difficilmente si fa per un calciatore che sta nei Dilettanti».
«Nessuno del gruppo attuale ha mai chiesto di andare via, sarebbe bello arrivare a fine stagione con gli stessi giocatori iniziali. Sbaffo e Camilli? Si tratta di situazioni che si creano durante l’anno, nel caso fosse andato via Lonardo dovevamo muoverci, ma sono stati normali contatti. Camilli era disponibile a venire a San Benedetto, con Sbaffo, dopo la scorsa estate, ho fatto una chiacchierata per valutare le condizioni, ma poi sono tesserati con altre società e con loro bisognava, nel caso, fare i conti» ha detto sempre De Angelis.
«Con Lonardo ho parlato due giorni fa, è contentissimo di rimanere a San Benedetto. Su di lui c’è interesse, come tutti i giovani ha alti e bassi ma anche ampi margini di miglioramento. Su Camilli non era un problema di costo del cartellino, abbiamo deciso di dare fiducia al gruppo che da gennaio riavrà Pezzola, Paolini e Baldassi. Il prolungamento del mio contratto fino al 2027 mi ha fatto enormemente piacere ed è motivo di orgoglio, è un onore trovare una proprietà con questa passione e attaccamento, sono lusingato di far parte di questa società» ha concluso il direttore sportivo.
Sul fronte organizzativo, il direttore generale Ricci ha comunicato ufficialmente che la Samb è prima in graduatoria rispetto al bando sulla gestione del “Riviera delle Palme” (forse l’unica proposta): «Lo stadio dovrà essere consegnato a posto sotto il profilo materiale, abbiamo fatto presente che ci sono alcuni infiltrazioni e inoltre per il prato la porzione sintetica è disastrata. Sul Ciarrocchi invece dopo la bella riunione di due mesi fa, c’erano degli adempimenti burocratici da compiere, sia noi che loro, e credo che tutto si definisca entro il mese di gennaio. Intanto però il muro crollato è sempre lì, il Comune ci dica se interverrà o ci dobbiamo pensare noi».
Il presidente Massi invece segnala la situazione del prato: «La ditta “Arte Verde” aveva il contratto fino al 15 dicembre, ora si rivolge a noi per sapere se deve continuare ad operare, ma è l’Amministrazione Comunale che deve decidere, per stare qui anche noi chiediamo il permesso, certe cose succedono solo a San Benedetto».
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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2024-12-20 20:27:04 da Pier Paolo Flammini
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