la sbarra anti camper ai Balzi Rossi dovrà essere rimossa, accolto il ricorso dell’associazione nazionale – Sanremonews.it

la sbarra anti camper ai Balzi Rossi dovrà essere rimossa, accolto il ricorso dell’associazione nazionale – Sanremonews.it


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la sbarra anti camper ai Balzi Rossi dovrà essere rimossa, accolto il ricorso dell’associazione nazionale – Sanremonews.it

Dovrà essere rimossa la sbarra anti camper, installata in piazzale De Gasperi, a ridosso dei Balzi Rossi, a Ventimiglia. Lo ha stabilito il Tar di Genova che, venerdì scorso ha emesso la sentenza contro l’ordinanza del Comune della città di confine, emanata nell’agosto scorso. Il ricorso era stato presentato dall’associazione nazionale camperisti, visto che la sbarra limitava l’accesso alle sole auto e scooter, per la presenza ripetuta di sosta abusiva, da parte di autocarri di massa superiore alle 3,5 tonnellate.

Tre i motivi del ricorso. Secondo l’associazione camperisti il Comune avrebbe agito in modo incompetente, visto che la decisione sarebbe spettata al Dirigente del settore e non al segretario generale. Sarebbe anche stato violato il Decreto Legge del ’92, che non consentirebbe divieti di transito per esigenze non attinenti la circolazione, quali quelle di evitare il campeggio, il bivacco e la vendita di merci per carenze di organico della Polizia Locale.

L’associazione ha ancora contestato il divieto di transito per altezza e il Decreto del ’92, secondo il quale i caravan sono soggetti alla stessa disciplina degli altri veicoli e che, gli stessi non costituiscono campeggio se non emettono deflussi propri. Contestato anche l’eccesso di potere, il travisamento dei fatti e lo sviamento di potere.

Sotto un altro profilo il divieto di transito, che ha la tipica finalità di impedire il movimento dei veicoli, è stato usato, invece, per impedire la sosta. Attraverso le limitazioni al transito e alla sosta, avrebbe inteso perseguire esigenze di decoro urbano estranee alla circolazione stradale. Contestato anche un difetto di motivazione ed istruttoria, illogicità ed irragionevolezza e inosservanza delle direttive ministeriali.

Secondo l’associazione camperisti che ha presentato il ricorso, il Comune non soltanto non ha prodotto in giudizio l’ordinanza del 1996, ma non ha neppure fornito il benché minimo principio di prova della sua preesistenza all’installazione del portale limitatore, per esempio depositando fotografia del retro del segnale di divieto di fermata per camper, roulotte e veicoli eccedenti le 3,5 tonnellate. Il Tar ha quindi dato ragione a chi ha presentato il ricorso ed ora il Comune dovrà rimuovere la sbarra.



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