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Re.A.
30 aprile 2025 20:19
ANCONA – Un video della durata di dieci minuti dove si ripercorre la storia di San Ciriaco e la decisione del vescovo Angelo Spina di procedere con la terza ricognizione del corpo con nuovi strumenti e una tecnologia più avanzata per attestare che nel sarcofago del Duomo di Ancona ci sia veramente il santo, giunto nella dorica nel 418 dopo cristo. Nelle immagini che scorrono, nel montaggio realizzato da Danilo Mastrogiacomo, con voce, testi e regia di Angelo Spina, si vedono momenti toccanti come quelli dello spoglio della salma imbalsamata, adagiata con cura in una barella e poi avvolta in una pellicola trasparente e in telo azzurro per il trasporto fino all’ospedale di Torrette dove è stata sottoposta ad una tac. Il trasporto è stato curato dalla Croce Rossa, con il presidente Gianni Barca. «Per noi della Croce Rossa di Ancona è stato un momento davvero toccante. Quando ci è stata affidata la responsabilità di trasferire il corpo di San Ciriaco per le indagini scientifiche, abbiamo subito percepito il significato profondo di questo gesto – ha osservato il presidente Barca – . Non si è trattato solo di un servizio logistico, ma di un compito carico di rispetto, di storia e di spiritualità. Personalmente, ho vissuto questa esperienza con grande emozione e senso del dovere. Sentire di essere parte, anche in modo silenzioso e discreto, di un passaggio così importante per la nostra città, è stato motivo di orgoglio ma anche di profonda riflessione. Abbiamo agito con assoluta riservatezza, consapevoli del valore simbolico del santo per la comunità anconetana. Il nostro impegno è stato accompagnato da un silenzio rispettoso, quasi sacro, che ha reso questo momento ancora più solenne. È in occasioni come questa che si percepisce quanto il servizio della Croce Rossa sia vicino alle persone non solo nei bisogni materiali, ma anche nei passaggi più delicati della vita collettiva».
Anche il presidente del consiglio comunale, Simone Pizzi, ha commentato l’esperienza.«Questa giornata rappresenta un momento di alto valore non solo per la comunità ecclesiale, ma per l’intero tessuto culturale e civile della nostra città. Essa ci invita a riflettere sul mistero della santità, della storia e della scienza, che qui si incontrano in un dialogo fecondo. San Ciriaco non è soltanto una figura del passato, ma una presenza viva che accompagna la storia della nostra comunità, la plasma, la protegge. I risultati di questa ricognizione non sono dunque un mero dato archeologico o medico-legale, ma un tassello pregiato nel mosaico della nostra identità collettiva, di una Ancona millenaria. Che la figura di San Ciriaco continui a ispirare un rinnovato senso di appartenenza, un impegno autentico per il bene comune, e una visione della città che sappia coniugare memoria e futuro».
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-04-30 20:19:21 da

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