Sono piccoli, colorati e stanno ‘invadendo’ i parchi giochi di Taggia ma non solo. Sono i sassi dipinta da Vera Boeri, una abitante del luogo che da qualche tempo si diletta a lasciare questi regali per i bimbi.
Un dono che viene davvero apprezzato, prova ne sia che in poche ore, i sassi dipinti diventano introvabili. Ne abbiamo parlato con l’arista tabiese che ci ha raccontato la storia dietro questa attività.
Tutto è iniziato durante il Covid
“Li faccio come hobby, dipingere è sempre stata la mia passione. Durante il Covid ho voluto dare un nuovo inizio alla mia vita che non fosse solo andare in pensione. Così ho rispolverato pennelli e pennarelli. – racconta Vera Boeri – Ho iniziato a dipingerne un po’ per amici e conoscenti, poi si è sparsa la voce e ora si trovano anche in ristoranti e attività che magari me li chiedevano come fermaposto o altro. Si trovano ad esempio da Ca’ Mea a Badalucco o al Marinella a Sanremo. Li vendevo ad un costo irrisorio, tanto da pagare l’acquisto dei sassi e i colori. Non sembra ma c’è un grande lavoro dietro”.
E ora i parchi giochi di Taggia
“Sì, era il mio compleanno… quando non si devono più festeggiare. Quest’anno mi sono detta, voglio restituire qualcosa alla comunità e così ho iniziato a dipingere questi sassi per i bimbi e glieli lascio dove vanno a giocare. – spiega – Ho ricevuto tantissimi like e apprezzamenti sui social (Vera Boeri ha una pagina Facebook a questo LINK) e mi ha fatto tanto piacere. Li ho già lasciati già almeno tre volte. Ci vuole tempo per rimetterli, ne faccio in media una trentina per ogni parco e vanno via tutti in pochi giorni”.
Che cosa vuol dire per lei dipingere questi sassi?
“Per me è un modo per coltivare la mia passione. Lavoro a mano libera, vedo una immagine e la riproduco. – risponde – Vado dalle coccinelle che portano fortuna alle riproduzioni di Mirò, Bottero e Dalì. Qualche tempo fa ne ho dipinto uno per regalarlo alle Frecce Tricolori e l’hanno davvero gradito. I miei sassi sono arrivati in Francia e grazie ad un amico anche in Australia. Ovviamente per i bambini scelgo soggetti più vicini al loro mondo: pirati, animali in generale, automobiline e ruspe. Loro li vedono come un gioco e sono felici”.
“Sarebbe bello poter strappare un sorriso, no?”
“Qui a Taggia, si mugugna spesso e allora mi sono detta troviamo il modo anche di trasmettere un messaggio diverso sui social e nella vita reale che sia meglio, ad esempio, della lamentela per il tombino sporco o per l’erba non tagliata. Lasciamo qualcosa di bello e divertente che sarà un ricordo per i bambini. Magari con questa idea sto seminando e qualcun altro vedendo questi sassi inizierà a dipingere e lasciarli in altri luoghi. Sarebbe bello poter strappare un sorriso, no?!” – conclude Vera Boeri.
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