La storia (senza lieto fine) di Giandomenico a cui hanno sequestrat…

La storia (senza lieto fine) di Giandomenico a cui hanno sequestrat…


CACCURI Agli ordini del comandante Carlo Fanelli, stamani, in località San Lorenzo di Caccuri (Kr), i carabinieri della Stazione locale hanno eseguito un’ordinanza, firmata dal gip di Crotone Assunta Palumbo, di convalida di sequestro preventivo d’urgenza di 14 cani con microchip e dell’intero terreno in cui gli animali erano ospitati, notificata al trentaduenne Giandomenico Oliverio e ai genitori del giovane quali proprietari, anche dell’immobile in questione. I cani sono stati poi trasferiti in un canile di Torre Melissa.

Le contestazioni

Agli interessati si contestano in sede penale: la realizzazione di opere adibite a canile non autorizzato, di tettoie costruite con materiale di fortuna e di gabbie rudimentali. Inoltre, nell’ordinanza si citano, sulla base di rilievi passati: spazi di dimensioni non adeguate e con tracce di sudicio, recinti non sanificati periodicamente, accumuli di materiali, inosservanza di un’ordinanza sindacale dell’8 agosto 2024 di sgombero dei cani, di ripristino dei luoghi e divieto d’introduzione di altri animali. Nel citato provvedimento del gip di Crotone, basato su una Cnr del 10 aprile dei carabinieri di Caccuri, si leggono ulteriori addebiti, in particolare: l’impedimento, da parte degli stessi detentori dei cani, all’esecuzione, nella mattinata dello scorso 9 aprile, della medesima ordinanza sindacale e la contestuale, presunta offesa dell’onore e della reputazione di un militare e di un veterinario dell’Asp di Crotone a opera di Giandomenico Oliverio.

La storia (senza lieto fine) di Giandomenico a cui hanno sequestrat…

L’uomo che salva i cani

La vicenda è il seguito di una storia iniziata l’anno scorso, che avevamo narrato a più riprese, cominciata con una multa di 1500 euro e un sequestro nei riguardi di Oliverio a seguito di un controllo del 20 maggio 2024 da parte dei carabinieri di Caccuri e del Servizio veterinario dell’Asp di Crotone. In particolare, al termine di quell’attività, al giovane si contestava, sequestrandoglieli e affidandoglieli la detenzione nella sua proprietà – a San Lorenzo di Caccuri – di una trentina di cani (registrati a nome suo e di familiari) in mancanza delle autorizzazioni prescritte e la presenza in sede di opere per l’alloggio degli animali ritenute abusive. A seguito della sanzione, a sostegno di Giandomenico era stata condotta con successo una raccolta di fondi per pagare quella multa, infine saldata nei termini. Poi, lo scorso 5 agosto, c’era stato un nuovo controllo – ma dall’esterno – da parte del Servizio veterinario dell’Asp di Crotone, con la successiva ordinanza contingibile e urgente del sindaco di Caccuri a distanza di tre giorni. Quell’ordinanza sindacale (contingibile e urgente) non è mai stata eseguita, anche a causa del mancato dissequestro dei cani da parte dell’Asp di Crotone; sanato, secondo l’Azienda sanitaria, con un nullaosta del 18 ottobre 2024 a firma di un veterinario dell’Uosd Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.

Momenti di tensione, poi il malore

Stamani l’esecuzione dell’ordinanza del gip di Crotone è stata caratterizzata da una notevole agitazione, secondo quanto riferito da nostre fonti, e Giandomenico Oliverio, che avrebbe protestato, è stato messo a terra da alcuni uomini dell’Arma e poi trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Crotone per via di un malore. La vicenda ha toccato l’opinione pubblica, perché, come avevamo raccontato, Giandomenico è un ragazzo semplice e buono che negli anni si è preso cura di numerosi cani abbandonati: a casa sua, a proprie spese, senza scopo di lucro e senza sostegni pubblici o privati. È paradossale che adesso il giovane debba pagare ancora una volta a causa della sua sensibilità e passione smodate per i cani, molto note tra Caccuri e San Giovanni in Fiore. Peraltro, non è vero, al contrario di quanto scritto nella recente Cnr, che per legge si possono detenere al massimo cinque cani di proprietà. In Calabria non esiste affatto questo limite, come confermatoci da un giurista di comprovata esperienza. E, per inciso, un’ordinanza contingibile e urgente va a regola eseguita subito.
Ma qui il problema è altro, posto che le questioni di diritto sono affare degli addetti ai lavori: non si poteva dare una mano a Giandomenico o le anime pure devono essere confinate e restare incomprese come accadde, per dirla con Fabrizio De Andrè, al povero Luigi Tenco? Dopo il fatto di oggi, diverse associazioni animaliste e numerosi cittadini ci hanno contattato per esprimere solidarietà e vicinanza nei confronti di questo ragazzo. (redazione@corrierecal.it)

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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2025-04-19 17:10:29 da Redazione Corriere


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