La strage degli operai travolti sui binari, indagati i due sopravvissuti allo schianto

La strage degli operai travolti sui binari, indagati i due sopravvissuti allo schianto



Due giorni dopo il  disastro ferroviario che ha causato la morte di 5 operai della ditta Sigifer, travolti da un treno in corsa a Brandizzo nel Torinese la notte tra il 30 e 31 agosto, la Procura di Ivrea ha iscritto sul registro degli indagati le prime due persone

Il primo nome per la strage ferroviaria è quello di Antonio Massa, 46 anni, di Grugliasco (Torino) addetto di Rfi al cantiere in cui lavoravano i morti della società Sigifer di Borgovercelli. Secondo l’ipotesi della procura avrebbe dovuto impedire agli operai di iniziare il lavoro in attesa del passaggio del treno che li ha travolti. Il secondo indagato è Andrea Girardin Gibin, 52 anni di Borgo Vercelli, capocantiere della Sigifer e collega delle cinque vittime. Si è salvato per miracolo, perché ha intravisto i fari del treno in arrivo ed è riuscito a spostarsi sul secondo binario.

L’inchiesta per disastro ferroviario e omicidio plurimo colposi è guidata dalla Procuratrice Gabriella Viglione e condotta dai pm Giulia Nicodemi e Valentina Bossi con la polizia ferroviaria di Torino.

“Quanto accaduto ha reso palese che il meccanismo di garanzia non era sufficiente a tutelare un lavoro così delicato in una sede pericolosa come quella dei binari ferroviari, ha sottolineato la procuratrice capo di Ivrea.

Chi erano i morti del disastro

I cinque operai, Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, di Brandizzo, Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli, Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso e Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli erano tutti lavoratori della società Sigifer di Borgo Vercelli, nel Vercellese e al momento dell’incidente stavano per iniziare la sostituzione di alcune rotaie.

Il treno in transito al binario 1 li ha travolti in pieno, uccidendoli sul colpo. Dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della stazione, la procura di Ivrea, che sta cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto, conta di potere acquisire importanti dettagli.

Il treno viaggiava a 100 chilometri all’ora e gli operai stavano eseguendo dei lavori di sostituzione di alcuni metri di binari vicino alla stazione, quando è passato il convoglio tecnico, trasportando una dozzina di vagoni da Alessandria verso Torino. 

La Regione Piemonte ha proclamato una giornata di lutto regionale per esprimere il cordoglio e la vicinanza del Piemonte alle famiglie delle vittime e alle loro comunità. La giornata si svolgerà in concomitanza con i funerali delle vittime, saranno esposte le bandiere a mezz’asta e la cittadinanza sarà invitata a osservare un minuto di silenzio.

 

I 5 operai morti sulla linea ferroviaria Torino-Milano Rainews24

I 5 operai decessi sulla linea ferroviaria Torino-Milano

Ferrovie dello Stato: “I lavori sarebbero dovuti iniziare solo dopo il passaggio del treno”

“Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 chilometri orari. La questione è altra: i lavori – secondo procedura – sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno”. 

Sotto indagine, spiega l’azienda, è il rispetto della procedura di sicurezza vigente: “Infatti, questo genere di interventi di manutenzione, che nello specifico riguardavano il cosiddetto armamento (binari, traverse, massicciata),  RFI le affida anche a imprese esterne qualificate e certificate, e si eseguono come previsto in assenza di circolazione dei treni. Il cantiere può essere attivato, quindi, soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa del cantiere, in questo caso dell’Impresa, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare, in esito all’interruzione concessa, da parte del personale abilitato di RFI“. “Insieme allo sgomento e al profondo dolore per quanto accaduto e al cordoglio alle famiglie delle vittime espressi già la scorsa notte da RFI – si legge ancora – la stessa Rete Ferroviaria Italiana si è immediatamente attivata, insieme alle Autorità competenti, alle quali sta offrendo il più ampio supporto e collaborazione, per ricostruire la dinamica e le cause del tragico incidente di Brandizzo, nel quale hanno perso la vita cinque operai di una ditta esterna appaltatrice dei lavori”.

Lo sciopero di quattro ore del personale Rfi 

Ieri i dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture, si sono fermati per quattro ore, per uno sciopero nazionale. Altri due scioperi sono previsti per lunedì a Vercelli e in Piemonte.

“L’indignazione e il cordoglio non bastano più, è il momento di agire, questa strage va bloccata immediatamente” aveva scritto in una nota, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in merito all’incidente.

Rfi: “Sì alla richiesta dei sindacati di trasferire le trattenute dello sciopero ai familiari delle vittime”

”Rfi ha accolto la richiesta sindacale di trasferire le trattenute economiche, effettuate ai lavoratori aderenti allo sciopero odierno, in un fondo che servirà ad offrire un sostegno economico alle famiglie degli operai deceduti”. Lo scrive in una nota Rete ferroviaria italiana, facendo sapere di aver incontrato le organizzazioni sindacali per fare il punto sulla sicurezza del lavoro nel settore della manutenzione ferroviaria. La decisione di destinare la retribuzione delle ore di sciopero al fondo è ”un gesto di sensibilità e concreta solidarietà che Rfi, rinnovando il proprio cordoglio, ha voluto potenziare versando una quota equivalente e raddoppiando così la consistenza del fondo stesso”, conclude la società.
 


L’articolo La strage degli operai travolti sui binari, indagati i due sopravvissuti allo schianto
www.rainews.it è stato pubblicato il 2023-09-02 06:28:00 da


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