NUMANA – La barca non gli serviva più così l’hanno messa in vendita su internet, sul sito subito.it. Una imbarcazione di 5 metri in vetroresina per la quale chiedevano 2mila euro per il mezzo nautico più 1.400 euro per il vettore che avrebbe dovuto trasportare la barca a destinazione. Invece di incassare i soldi li hanno pagati, raggirati con la solita scusa delle carte prepagate. Beffati padre e figlio di quasi 8mila euro. Il raggiro, che risale a settembre del 2020, ha portato tre persone a processo per truffa in concorso, davanti al giudice Pietro Renna, al tribunale di Ancona. Sono l’autore della telefonata, un 34enne di origine tedesca ed i due intestatari dei conti su cui sono stati pagati quasi 8 mila euro, un 26enne veneziano e un 37enne di Verona. L’imbarcazione era ormeggiata a Numana. A dieci minuti dalla pubblicazione dell’annuncio aveva chiamato un interessato. Era il 24enne tedesco. L’uomo aveva telefonato al numero del figlio del proprietario della barca. Si è spacciato per un carabiniere e ha detto che avrebbe fatto subito il bonifico bancario richiesto: i 2mila euro e 1.400 euro per pagare il vettore che gli avrebbe consegnato la barca.
Per verificare se l’addebito era andato a buon fine il figlio ha mandato il padre a controllare ad uno sportello bancomat, a Numana, perché lui quel giorno era impegnato al lavoro. Il pagamento però non risultava. Il padre ha chiamato l’acquirente che al cellulare lo ha guidato in alcune operazioni facendogli digitare gli importi che doveva ricevere, 3.400 euro, per ben due volte, prima con una carta prepagata del figlio e poi con quella sua. Per due volte quindi la cifra di 3.400 euro. Ma non l’aveva ricevuta ma bensì pagata al finto carabiniere. Solo dopo, accedendo ai conti aveva capito di essere stato truffato e ha sporto denuncia alla polizia postale che ha rintracciato l’autore della telefonata e i due presunti complici. Udienza in tribunale il 6 dicembre.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-11-16 08:53:45 da
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