PALERMO – “Abbiamo lavorato su quattro premesse: rimettere in sesto il bilancio, riorganizzare gli uffici comunali e semplificare le procedure ammnistrative, creare una cabina unica per l’utilizzazione dei fondi extracomunali, avviare una terapia forte per il rilancio delle aziende partecipate”.
A dichiararlo è il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, durante la conferenza stampa di bilancio di metà mandato tenutasi al Marina Convention Center del Molo trapezoidale. Con lui tutta la giunta comunale, ad eccezione degli assessori Dario Falzone, che si trova all’estero in missione, e Aristide Tamajao, costretto a rimanere a letto per la febbre. Tra gli “spettatori” anche i rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale e i vertici delle aziende partecipate.
Il sindaco ha presentato una relazione di quanto fatto in questi due anni e mezzo, partendo dai conti che “sono tornati in ordine con lo sblocco degli avanzi di amministrazione di 70 milioni, con una cassa che conta 398 milioni e un accordo con lo Stato che porterà in città 180 milioni in 20 anni”.
Aumentano anche le entrate (più 3,6 milioni per la Tari e più 2 milioni per l’Imu). Seguono gli investimenti che grazie al Pnrr e altri strumenti permetteranno la spesa di decine di milioni per la città. “Palermo cresce e ha ben otto indicatori economici su dieci positivi rispetto al resto del Paese”, ha sottolineato Lagalla.
Il primo cittadino, tracciando il bilancio di questi due anni e mezzo, ha parlato di partecipate “ci presentiamo alla città con il volto delle società partecipate e deve essere il miglior volto possibile per i cittadini“.
“Non dimentichiamo che abbiamo sanato una grande ingiustizia verso chi non c’è più riportando alla normalità i servizi cimiteriali e avviato la manutenzione delle strade”, ha aggiunto anche con un pizzico di orgoglio il sindaco Lagalla.
Il rimpasto
“Il rimpasto della giunta comunale non è in agenda. I partiti non mi hanno finora rappresentato questa esigenza e quindi andremo avanti con questa squadra. Apprezzo il lavoro svolto da tutti gli assessori – ha aggiunto Lagalla – se poi mi chiedete di fare una classifica tra gli assessori metto in testa le donne di questa giunta”.
Gli indicatori
Lagalla ha parlato della classifica del Sole 24ore, che vede Palermo in fondo per la viabilità ma “partiamo da una situazione difficile in una città complessa che ha criticità”, ha spiegato il primo cittadino. “Le graduatorie sono importanti ma bisogna prendere in considerazione cosa è accaduto in passato e da cosa si viene”.
“La città – ha aggiunto il primo cittadino – cresce sotto il livello del turismo e della tecnologia, questo significa dare speranza a molti giovani di rimanere qui e non ansare via, questo è un dato importante. Palermo, oggi, è per questo la terza città italiana per occupazione di competenze digitali. Non ci può essere sviluppo se non c’è miglioramento e avanzamento delle competenze, per questo – ha spiegato il sindaco – al nostro insediamento abbiamo puntato i pochi soldi che c’erano sulla scuola. Usciamo dall’idea della politica fatta di assistenzialismo”.
Le partecipate e i trasporti
Uno dei punti critici della città sono le partecipate che spesso si trovano spesso in difficoltà: “Abbiamo attuato una terapia shock per le partecipate che sono il braccio operativo e visibile sul territorio”.
“Noi ci presentiamo alla città con il volto delle società partecipate e deve essere il miglior volto possibile per i cittadini, troppo facile auto valutarsi e auto assolversi, molto più difficile mettersi alla valutazione degli altri. Abbiamo avviato con le partecipate un lavoro che è un lavoro di medio-lungo periodo dal quale non ci aspettiamo i frutti nel giro di una settimana o un anno ma stiamo monitorando il trend e dobbiamo dare risposte”.
Il sindaco si è concentrato anche sulla Rap, la società che si occupa della raccolta rifiuti: “Abbiamo allargato il bacino dell’utenza servita dalla raccolta porta a porta di ulteriori 180 mila unità. Il 17% di differenziata è basso, ma sarei stato sorpreso se fossimo risaliti repentinamente”.
Il sindaco sa bene che per la partecipata serve ulteriore personale ma non solo: “Siamo in fase di reclutamento di personale e mezzi, qualche timido segnale di miglioramento nella raccolta c’è ma è insufficiente. Non sono soddisfatto. Per quanto riguarda la privatizzazione bisogna aspettare ma immagino il coinvolgimento dei privati nella gestione tecnologica e nel trattamento dei rifiuti”.
La città di Palermo avrà delle novità anche dal punto di vista del trasporto: “Sta crescendo il trasporto pubblico di massa, abbiamo inaugurato le stazioni Francia e Libertà, abbiamo consegnato i lavori delle linee B e C del tram, stanno entrando in servizio i nuovi autobus elettrici”.
“Abbiamo volto dare priorità alle linee del tram per collegare i due sistemi esistenti ma separati integrando con il passante. Abbiamo l’idea di una integrazione di tram e treno che, insieme ad Amat, stiamo cercando di portare avanti insieme alla riqualificazione e rigenerazione dell’area portuale con il waterfront”.
I progetti futuri
Dopo aver tracciato il bilancio di quanto fatto è ora di guardare al futuro ed il sindaco ha tracciato la linea. Nei prossimi due anni e mezzo dovranno essere portati a termine “il raddoppio del ponte Corleone, sarà riqualificato il parco della Favorita, i lavori del waterfront, saranno portati a termine i lavori alla Fiera del Mediterraneo” e non solo.
Il sindaco e il consiglio comunale stanno lavorando per “la concessione dello Stadio Renzo Barbera al Palermo calcio, l’innovation hub che nascerà alla Zisa, sarà riorganizzata e rinnovata la piazza di Mondello e sarà pure attivata Legalileo, la piattaforma per tutte le stazioni appaltanti che aderiscono al protocollo di legalità”.
livesicilia.it è stato pubblicato il 2024-12-20 12:45:22 da Manfredi Esposito
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