Giulio Andreotti, statista di alto profilo, ha consegnato agli archivi della Repubblica battute molto caustiche che restano attuali. In merito alle Ferrovie italiane disse: «I pazzi si distinguono in due tipi: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le ferrovie». L’aforisma da Prima Repubblica si data ai tempi del Centrosinistra quando Pietro Nenni curioso di conoscere la stanza dei bottoni passava il suo tempo ad esaminare la carta ferroviaria italiana a quel tempo resa esigua dal potere dell’automobile. Nenni si era fatto assegnare da Aldo Moro la presidenza della Commissione di risanamento delle ferrovie pensando giustamente ad una riforma strutturale per il Paese e soprattutto per il Mezzogiorno. Il Divo Giulio non ebbe remore a far presente la sua teoria sui pazzi….
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