ANCONA – Il gruppo consiliare del Partito Democratico chiede chiarezza alla giunta Silvetti sulla situazione dello Stadio Dorico, in cui i lavori sono fermi da un anno e tre mesi per via di una variante decisa dalla nuova amministrazione che, rispetto al progetto previsto dai loro predecessori, prevede la costruzione di un campo da tennis in più. Uno spazio che andrà a ridurre l’area destinata alla piazzetta.
«“Ma il Dorico è un cumulo di macerie”. Questa è stata l’affermazione di Massimo Gadda – inizia così il comunicato stampa dei Dem – quando ha messo piede, con la squadra, nel campo da calcio dello Stadio Dorico. Sì signor Gadda, è un cumulo di macerie da oltre 15 mesi e cioè da quando l’amministrazione Silvetti ha deciso di fermare i lavori programmati per fare una variazione sostanziale del progetto, riducendo drasticamente la piazzetta aperta alla cittadinanza, alla quale si accedeva dal Portale Monumentale restaurato, per realizzare un campo da tennis in più. Inizialmente, la prima ragione addotta in commissione dall’assessore competente, per motivare la sospensione dei lavori e la modifica del progetto, è stata che la costruzione della struttura prevista per il bar, a disposizione sia del Circolo Tennis che della cittadinanza, era troppo brutta, in quanto rotonda e di un brutto colore. Successivamente, impariamo che in realtà la variazione del progetto mira a realizzare in quell’area un ulteriore campo da tennis, quindi un quinto campo da tennis a disposizione del circolo. Per questo motivo, l’area della piazzetta sarà ridotta e il bar, più piccolo e ridimensionato, verrà realizzato nel lato opposto, praticamente riducendo ulteriormente lo spazio. Quello spazio, che dovrebbe essere pubblico e aperto a tutti, ha anche ricevuto un finanziamento da un bando nazionale per la transizione ecologica e per la mitigazione climatica del Viale con forestazione, sistemi di drenaggio e recupero delle acque meteoriche».
Come già ricordato il progetto iniziale è stato reso esecutivo sotto l’amministrazione Mancinelli e per il Pd «era stato realizzato con una precisa visione: dare vita ad una struttura polifunzionale dove far incontrare gli sport: calcio, tennis e basket, con la fruizione più ampia possibile di uno spazio del cuore dei cittadini anconetani, realizzando una piazzetta con uno spazio verde, i giochi per bambini, un’area ristoro con ampia vista sul nuovo campo di calcio e, non ultimo, la contiguità di accesso anche con il Centro Tennis». Il Partito Democratico si pone a questo punto diverse domande: «Chi ha chiesto questo campo in più? La cittadinanza è stata informata? Lo ha chiesto il Centro Tennis che ha partecipato a un bando pubblico e sottoscritto la concessione con la progettazione iniziale a 4 campi da tennis? Non entriamo nel merito della legittimità o meno di questa modifica e se, come scritto nella concessione, sia o non ‘sostanziale’ e quindi non possibile: lo valuteranno i soggetti competenti. Ma chiediamo: è stata informata la cittadinanza, come fu fatto quando venne presentato il progetto? Inoltre: La Soprintendenza ha espresso il suo parere in merito alla modifica? Se sì, come lo ha motivato? La variazione del progetto infatti, oltre ad ampliare di fatto la superficie nella disponibilità del Centro Tennis – Proseguono nelle loro argomentazioni i consiglieri comunali del principale gruppo di opposizione – riducendo quella della piazzetta, impegna in parte la visuale interna dal portale monumentale, considerata fondamentale dalla soprintendenza».
Non manca una precisazione: «Sgombriamo il campo da equivoci: da parte nostra nessun ostruzionismo nei confronti del Centro Tennis del Viale, ma solo legittime domande a chi ha accettato quel progetto e sottoscritto la concessione iniziale, nonché all’amministrazione Silvetti che ha fatto una scelta politica e che quindi dovrà assumersi di fronte alla città questa responsabilità. Si assuma inoltre la responsabilità di avere sospeso i lavori già finanziati da almeno 15 mesi, compresi quelli a carico del Centro Tennis, che avrebbero dovuti essere già completati e di aver abbandonato questo luogo che tutt’oggi versa in stato di grave degrado. Non ultimo, rispondano anche riguardo al mancato finanziamento per il restauro della Curva Nord, tanto cara alla tifoseria locale e della pavimentazione davanti al portale, che prevedeva una continuità di collegamento con il viale della Vittoria. Riguardo al futuro dello Stadio Dorico – il comunicato del Partito Democratico si avvia alla conclusione -, chiediamo trasparenza e condivisione con la cittadinanza, non un atto unilaterale che stravolge la visione di quello spazio polifunzionale dove devono convivere sport e comunità cittadina tutta».
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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-11-07 09:42:03 da
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