JESI – L’arresto, da parte dei carabinieri di Jesi, è avvenuto nel pomeriggio, dopo il tentativo di raggiro che aveva seguito il solito schema della telefonata con richiesta di soldi per “aggiustare” le cose dopo un incidente causato da un familiare stretto. Ad essere scoperta è stata una 21enne incensurata residente in Puglia, che ha provato a truffare un 76enne del posto.
L’uomo era stato contattato telefonicamente sull’utenza fissa della propria abitazione da sedicenti Maresciallo dei Carabinieri e avvocato, i quali lo hanno avevano informato che il proprio figlio aveva investito una donna in stato di gravidanza e che rischiava, per tale ragione, di perdere il proprio bambino. Quindi la richiesta di consegnare 6mila euro – poi ridotti a 3mila – ad una persona di loro fiducia che si sarebbe presentata a breve sotto casa. La vittima si è quindi recata presso uno sportello bancomat per prelevare la somma pattuita; durante il tragitto però, ha fortunatamente riflettuto sull’atipicità della richiesta rivoltagli e deciso di contattare il figlio per avere conferme.
Scoperto quindi l’inganno, ha contattato i Carabinieri, che si sono appostati nel condominio nel quale è ubicata l’abitazione dell’anziano fino a quando non si è presentata una ragazza la quale, precisando di essere la persona incaricata dall’avvocato per il ritiro del denaro, ha richiesto la consegna del denaro. A questo punto la donna è stata bloccata dai militari. Nella mattinata odierna il Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto ed applicato all’arrestata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Ancona.
Un particolare: nello stesso pomeriggio alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Jesi erano pervenute decine di telefonate di cittadini, contattati dai truffatori secondo il medesimo copione, che tuttavia non sono caduti nel tranello. Circostanza che conferma da un lato la serialità del fenomeno criminale e dall’altro l’efficacia degli incontri di informazione e sensibilizzazione sul tema che i Carabinieri e le forze dell’ordine stanno attuando ad ampio spettro. Campagne che vengono appositamente indirizzate tanto alle potenziali vittime quanto ad un pubblico di giovani e giovanissimi, sul presupposto che questi ultimi si rendano portatori dei messaggi di prevenzione ma anche soggetti attivi di una tutela efficace, che si realizza proprio a partire dalla cerchia familiare degli anziani.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-12-21 15:23:00 da
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