L’AQUILA – “Otto dicembre 1943: la democrazia cade dall’alto”: con questo slogan i militanti aquilani di CasaPound Italia hanno commemorato, in occasione dell’ottantunesimo anniversario dell’evento, i morti del bombardamento anglo-americano che sconvolse il capoluogo d’Abruzzo nel giorno dell’Immacolata del 1943.
“Anche quest’anno – si legge in una nota del movimento – abbiamo voluto ricordare un episodio drammatico e odioso della storia cittadina, troppo spesso trascurato o impropriamente strumentalizzato. Lo abbiamo fatto affiggendo uno striscione ma soprattutto deponendo un omaggio floreale sotto la lapide commemorativa che sorge nel piazzale dell’ex Alenia, non lontano dalla Stazione”.
“Contro ogni tentativo di oblio o di travisamento – prosegue il comunicato – occorre invece ricordare quanto accaduto: la mattina dell’8 dicembre 1943 circa trenta bombardieri anglo-americani scagliarono decine di ordigni esplosivi sulla città dell’Aquila, colpendo lo scalo ferroviario e l’Officina Carte e Valori della Banca d’Italia che sorgeva nelle vicinanze. Morirono circa cinquanta soldati tedeschi, quasi un centinaio di prigionieri alleati, ma anche e soprattutto alcuni ferrovieri e 19 dipendenti della Zecca – di cui ben 16 donne – che pure quel giorno festivo erano al lavoro, oltre che una ventina di abitanti del quartiere di Borgo Rivera”.
“Riteniamo quindi doveroso fare memoria di questo avvenimento e pertanto ci batteremo affinché i morti siano ricordate anche a livello istituzionale con una specifica cerimonia da tenere proprio in occasione dell’anniversario, senza confusione con altre commemorazioni. Ci auguriamo, inoltre, che le istituzioni si adoperino nella loro promessa di trasferimento della stele commemorativa in un luogo accessibile a tutti”, conclude CasaPound.
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