L’assassinio avvenuto sul lungomare. Trantino: “Un fatto gravissimo”
CATANIA – Tra il luogo dove è avvenuto l’accoltellamento e il locale dove lavorava, è una lunga scia di sangue. Sull’asfalto, tra i tavoli e le pareti. Santo Re, 30 anni di età, ha provato a salvarsi chiedendo aiuto ai suoi colleghi. Sulla porta di vetro della pasticceria “Quaranta” – dove aveva da poco concluso il turno – è ancora visibile il segno della mano che ha tentato di aprire la porta di vetro nell’ultimo disperato tentativo di salvarsi la vita. Il decesso avverrà, purtroppo, poco dopo all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Santo Re era residente a Mascalucia, Comune a nord del capoluogo etneo. Era sposato e padre di una bambina di appena 4 mesi.
A ferirlo mortalmente è stato un posteggiatore abusivo di 37 anni proveniente dallo Zimbabwe e senza permesso di soggiorno. Ha raggiunto Re con diverse coltellate alle braccia e all’addome, per poi darsi alla fuga. Sono stati gli agenti della Volanti a rintracciarlo e arrestarlo in flagranza di reato con l’accusa di omicidio aggravato.
La lite è avvenuta, per motivi non ancora individuati, nella discesa che porta al porticciolo turistico di Ognina, sotto il livello stradale di piazza Mancini Battaglia. Secondo le testimonianze raccolte dal nostro giornale, il posteggiatore abusivo sembra fosse in qualche modo ‘tollerato’ nella zona, una delle più affollate e trafficate del lungomare di Catania.
Si tratta di un personaggio, tuttavia, già noto alle autorità. Nel luglio del 2019, aveva aggredito due vigili che stavano per sanzionarlo, colpendoli con pugni e calci, prima di essere bloccato dai carabinieri e arrestato per lesioni volontarie e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Uno dei due agenti, colpito al volto, fu portato al pronto soccorso per delle medicazioni.
A svolgere le indagini sono gli agenti della polizia di Stato, coordinati dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e incaricati di visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e ricostruire i fatti.
La procura della Repubblica ha predisposto l’esame autoptico sulla salma.
“Un fatto gravissimo, che deve interrogarci tutti, senza eccezioni, spingendoci a riflettere sulle cause profonde di simili esplosioni di violenza, per poterle prevenire e contrastare. Questo è un colpo durissimo per una città che, a ogni livello istituzionale, è quotidianamente impegnata a migliorare i propri standard di sicurezza e legalità, e che oggi si ritrova piegata da un atto disumano e crudele, durissimo lavoro che quotidianamente viene svolto sul campo, con sacrificio e generosità. A Santo Re e alla sua famiglia va il pensiero e il cordoglio dell’intera comunità catanese, unita nel dolore ma anche nella dignità di chi sa che, ancora una volta, sarà necessario trovare la forza di rialzarsi, rifiutando ogni forma di rassegnazione” concludono il primo cittadino etneo.
Alla luce della gravità dell’accaduto, e in segno di lutto, il sindaco Trantino e l’Amministrazione Comunale hanno deciso di sospendere l’edizione del “Lungomare Fest” prevista per la prossima domenica.
Cordoglio e ferma condanna per l’omicidio di Santo Re è stata espressa, anche a nome dell’intero comunale, dal presidente del civico consesso Sebastiano Anastasi, che ha evidenziato l’assoluta gravità dell’accaduto e la necessità di evitare, a ogni costo, il ripetersi di fatti analoghi.
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