Lascia l’ex, lui la riempie di rose poi la segue ovunque e le fa sc…

Lascia l’ex, lui la riempie di rose poi la segue ovunque e le fa sc…



Lascia l’ex, lui la riempie di rose poi la segue ovunque e le fa sc…

ANCONA – Trovava rose rosse ovunque, sulla portiera della sua auto, davanti al portone di casa. Poi sono arrivati i bigliettini “ti amo, sei il mio amore, torniamo insieme”. A casa spediva anche mazzi di fiori e pacchettini regalo, in uno c’era anche una collana. Dalle carinerie passava agli insulti e ai pedinamenti per controllare la ex che dopo 16 anni di convivenza lo aveva lasciato. La donna, 55 anni, anconetana, aveva scoperto un tradimento e nel 2022 aveva deciso di lasciarlo. L’uomo, 61 anni, osimano, avrebbe iniziato a perseguitarla. Messaggi e telefonate continue, con la scusa di voler sapere del figlio che avevano in comune. Alla fine lei, a marzo del 2023 lo aveva fatto ammonire anche dal questore, per convincerlo a cessare quegli atteggiamenti ritenuti sgradevoli e che le avevano generato uno stato di ansia e le avevano fatto cambiare abitudini di vita perché terrorizzata di incontrarlo. Con l’accusa di stalking il 61enne è finito a processo davanti alla giudice Paola Moscaroli. È difeso dall’avvocato Giuseppe Romiti. La ex compagna si è costituita parte civile con l’avvocato Roberta Montenovo. Ieri si è aperto il dibattimento in tribunale ed è stata sentita  la vittima. Ha ripercorso i fatti più gravi, quelli denunciati in questura e per cui l’uomo è a processo, avvenuti tra il 2023 e ancora in corso.  “E’ arrivato a farmi trovare le rose rosse sulla mia auto – ha raccontato la 55enne – ho capito che era lui perché mi ha inviato un mazzo degli stessi fiori a casa, con un biglietto e la firma. Veniva fino davanti casa mia, io non ne potevo più, lo avevo già denunciato. Per tutta l’estate non sono potuta stare in giardino perché avevo timore che arrivasse o mi spiasse, mio figlio si è trasferito con sua moglie a vivere con me per proteggermi, ho dovuto cambiare le abitudini di vita”.

Poi ha riferito della valanga di messaggi che l’ex gli avrebbe inviato sul cellulare. “Ti devo parlare, vediamoci”, “sei l’amore della mia vita”. Lei gli aveva detto più volte di smetterla ma l’uomo avrebbe continuato, fino ad un mese fa. Nel 2023 i fatti più gravi, un paio avvenuti al Pippo Bar del Q3, che la vittima frequentava con gli amici. “A luglio è venuto due volte e mi ha baciato in bocca – ha raccontato la donna – poi ha fatto scenate, davanti ai miei amici. Diceva che ero una ladra, una pezzente, tutte fantasie sue. Mi controllava di continuo”. La vigilia di Natale si sarebbe attaccato al campanello di casa. “Per tutta l’estate non sono potuta stare in giardino – ha aggiunto la vittima – perché avevo timore che arrivasse o mi spiasse, mio figlio si è trasferito con sua moglie a vivere con me per proteggermi, ho dovuto cambiare le abitudini di vita”. L’imputato verrà ascoltato il 30 ottobre e potrà dare la sua versione dei fatti.

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-05-30 09:11:10 da


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