Lavori al Ponte in via Sestini e stop al traffico sulla Montalese, i com…

di Ilaria Lumini

PISTOIA – Una mobilitazione (oggi pomeriggio con ritrovo alle 15.30) di circa una ventina di partecipanti dei comitati di Pontenuovo e Santomato, frazioni interessate dal percorso della Montalese e dalla chiusura totale del ponte sulla Bure, lungo la parte di via Sestini, che andrà demolito.

Il traffico nella zona sarà bloccato da mercoledì 23 ottobre e i lavori andranno avanti fino al 20 dicembre. I lavori prevedono “la demolizione e ricostruzione della soletta esistente, oltre a nuovi dispositivi di ritenuta laterale”.

I cittadini hanno nuovamente ribadito la necessità di una variante, di una nuova strada che proseguendo da Sant’Agostino, sfruttando quindi la viabilità già esistente, si vada a collegare alla zona industriale di Montale: una alternativa quindi alla via Montalese alleggerendo il traffico.

Sulla chiusura totale del Ponte sulla Bure le contestazioni sono rivolte alla Provincia di Pistoia: la tempistica (nessuna programmazione per i lavori) e la mancanza, al momento, di una viabilità alternativa valida.

Stefano Boni del comitato di Pontenuovo sottolinea che la chiusura del Ponte sulla Bure “pone un grosso problema di viabilità e mette in luce quello che noi sosteniamo da anni, la necessità della variante che non va accantonata e va fatta risolvendo anche il problema dei mezzi pesanti. Nel momento in cui chiuderanno il ponte qui ci sarà il caos”.

E Boni continua evidenziando la proposta, presentata ieri alla Provincia, di creare un senso unico alternato sulla Montalese (il cantiere interessa dal chilometro 0+800 al chilometro 0+900).

Daniela Rafanelli, del comitato di Santomato, continua: “Santomato è interessata in maniera pesante dalla chisura del Ponte. Tutto l’abitato della zona est di Pistoia è colpito da questo provvedimento perché tutte le attività lavorative e sociali ne vengono a soffrire, così chi lavora lungo la strada, dai circoli ai negozi. Un disagio della viabilità anche con il cambiamento del trasporto pubblico, cambiato in maniera gravosa per gli abitanti”.

Per Santomato infatti è stato destinato l’autobus 325 che viene da Montale e che arriva in via Vacchereccia proseguendo per altra strada per poi tornare a Montale “lasciando completamente scoperta tutta la parte di Santomato a nord di via Vacchereccia fino a Villa Celle. Per questo abbiamo questo ad Autolinee un allungamento del percorso fino a Villa Celle e l’introduzione una corsa in più, almeno nel pomeriggio” continua Rafanelli.

Una situazione critica, una viabilità alternativa alla via Montalese è necessaria: è questo quello che chiedono i cittadini.

Anche i consiglieri provinciali di “Provincia per tutti” non negano preoccupazione per la chiusura del tratto di via Sestini interessato dai lavori di demolizione del Ponte sulla Bure.

“Solo pochi mesi fa, la consigliera Amidei aveva garantito che la strada non sarebbe stata chiusa al traffico e che la circolazione sarebbe stata regolata attraverso l’installazione di semafori temporanei. Apprendiamo invece con sconcerto che il ponte situato su via Sestini è in uno stato di ammaloramento tale da richiedere una chiusura totale, contraddicendo le rassicurazioni precedentemente fornite. Questa situazione solleva inevitabili interrogativi: per quale motivo si è atteso fino a ridosso dell’inizio dei lavori per informare che il tratto sarebbe stato completamente chiuso al traffico? Riteniamo che la comunicazione ai cittadini sia stata insufficiente e poco trasparente, creando disagi evitabili per chi utilizza quotidianamente questa arteria stradale, fondamentale per la viabilità locale” evidenziano Lorenzo Vignali, Salvatore Giuseppe Patanè, Cinzia Cerdini, Francesca Capecchi ed Emanuela Checcucci.

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Pur condividendo l’importanza e l’urgenza di mettere in sicurezza il ponte, i consiglieri provinciali parlano di carenze nella pianificazione dei lavori e di informazioni tardive ai cittadini.

“Vogliamo inoltre sapere se è stata prevista una viabilità alternativa per limitare i disagi alla gente locale, soprattutto per i residenti e i lavoratori della zona. Una chiusura così improvvisa, senza adeguate misure di compensazione, rischia di avere pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana delle persone, con ripercussioni anche in termini di accessibilità per i mezzi di soccorso ed emergenza. Sono state fatte valutazioni a riguardo? Sono stati informati adeguatamente i servizi di emergenza e pronto intervento?”, chiedono i consiglieri provinciali.