(di Christian Diociaiuti) Da oggi 13 marzo e fino alla fine degli interventi, chiude via Cintia. O meglio, chiude un tratto chiave: quello compreso tra via Varrone a Via Sant’Agnese, che alla fine dei cantieri pagati coi soldi del Pnrr e che già hanno cambiato il volto di parte di via Varrone, sarà poi il biglietto da visita del centro città. Via gli obsoleti marciapiedi, i posti auto e tutti gli ostacoli che la rendevano sì la strada più trafficata del cuore di Rieti, ma anche quella meno adeguata.
Il Comune promette che recupererà i posti auto per residenti, negozianti e clienti, ma in via Cintia (tolto qualche carico-scarico e posto per disabili) addio ai parcheggi, come lo sarà nelle altre vie interessate dal Pnrr come via Varrone, appunto, ma anche via Garibaldi e via discorrendo. Già, ma da domani come si fa? Il tratto chiuso, come detto, va da via Varrone a via Sant’Agnese: 50 metri che scombussoleranno per qualche tempo la viabilità cittadina già a dura prova. Via Cintia, così, adegua agli interventi un secondo tratto (dopo quello che va dall’Inps al Vescovado) in attesa che questi siano allacciati e venga an-che effettuato l’intervento proprio a Porta Cintia, per completare il tutto e rendere questa arteria un salottino.
La chiusura di questo tratto di via Cintia che cosa comporta, dunque da domani a fine lavori? Chiusura al traffico veicolare e divieto di sosta con rimozione in via Cintia nel tratto da via Terenzio Varrone fino a via Sant’Agnese. Non solo: chiusura al traffico veicolare di via Giordano Bruno e chiusura al traffico veicolare e divieto di sosta con rimozione in via Santa Scolastica.
E poi: istituzione del senso di marcia dritto da via dei Pini direzione via Sant’Agnese che, diciamocelo, già esisteva in via informale (col rischio di qualche incidente), anche se non consentito. Ennesimo sacrificio per i reatini, che solo ieri avevano tirato un sospiro di sollievo per la riapertura della parte finale di via Varrone (che tuttavia, andrà completata dall’imbocco con via Cintia all’incrocio con via Pennina). Sacrifici che, speriamo, non siano troppo prolungati per lavori già in ritardo.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©
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