Le Marche di nuovo su Report? La lettera anonima recapitata al pres…

Chi sarà la fonte misteriosa della trasmissione Report che ha fornito dati utili a confezionare il servizio dal titolo “Let’s Marche” andato in onda su Rai3 qualche settimana fa scatenando una bufera politica? Lo svelerebbe l’anonimo autore di una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente Francesco Acquaroli dove annuncia anche un altro servizio d’inchiesta, sempre di Report, che andrà in onda a maggio. Il Governatore per adesso ha inviato una segnalazione alle autorità competenti, come riportato sui canali social, in un post che inizia così: “Voglio condividere con voi una piccola nota di colore. Oggi mi è stata recapitata in ufficio una lettera anonima che mi preannuncia per le Marche un altro servizio a maggio nella stessa trasmissione d’inchiesta che si è appena occupata di noi. La lettera cita anche l’oggetto e la fonte della trasmissione”. E poi prosegue: “Per correttezza e riservatezza nei confronti delle persone citate non posso rivelarvi i nomi, per quanto riguarda la fonte penso la possiate immaginare senza sforzarvi troppo. Domani farò comunque una segnalazione alle autorità competenti ma intanto non voglio nascondervi la curiosità di vedere se l’anonimo è un mitomane o un ben informato!”.

L’inchiesta di Report “Let’s Marche” ha acceso i riflettori sul turismo della regione, facendo emergere ombre e inefficienze. Al centro l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche (Atim), fortemente voluta da Acquaroli per promuovere il brand “Marche” fuori regione e all’estero. Un investimento di 12 milioni di euro in soli due anni, ma con risultati discutibili. Report ha documentato uffici deserti, affidamenti diretti senza bandi di gara e una gestione complessiva delle risorse pubbliche poco trasparente. La Corte dei Conti ha addirittura definito ATIM un “doppione costoso e inutile dell’assessorato al Turismo”, sollevando dubbi sulla sua reale utilità. L’inchiesta di Report ha scatenato un acceso dibattito politico: il Pd ha duramente criticato la gestione del turismo regionale, chiedendo chiarezza sull’operato di Atim e sull’utilizzo dei fondi pubblici e invitando a Acquaroli a rimettere la delega al Turismo.