Le reazioni all’intervista a La Repubblica di Giuliano Amato, con le sue scottanti rivelazioni sulla strage di Ustica, alimentano il dibattito politico, con commenti e reazioni di vario tenore. Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non si sottrae e dice: “Quelle di Giuliano Amato su Ustica sono parole importanti che meritano attenzione. Il presidente Amato precisa però che queste parole sono frutto di personali deduzioni. Chiedo al presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento, e di metterli eventualmente a disposizione, perché il governo possa compiere tutti i passi eventuali e conseguenti” afferma la premier. Più netto il vicepremier, e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “Giuliano Amato ha rilasciato dichiarazioni di inaudita gravità a proposito di Ustica: è assolutamente necessario capire se ci sono anche elementi concreti a sostegno delle sue parole. Visto il peso delle affermazioni di Amato e il suo ruolo rilevante all’epoca dei fatti, attendiamo commenti delle autorità francesi”.
Sollecitato, interviene il Quai d’Orsay, la sede del ministero degli Esteri di Parigi: “Su questa tragedia, la Francia ha fornito ogni elemento in suo possesso ogni volta che le è stato chiesto”. Il ministero aggiunge che ogni informazione è stata fornita “soprattutto nel quadro delle inchieste condotte dalla giustizia italiana. Restiamo ovviamente a disposizione per lavorare con l’Italia, se ce lo chiederà”.
Nel dibattito interviene anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che commenta: “Sono parole di un privato cittadino”.
“Sono parole molto importanti quelle dette da Amato ed è una corretta ricostruzione di tutto quello che nelle carte c’è, che sappiamo da anni”, cioè “che il Dc9 è stato abbattuto” e che, secondo la ricostruzione di Francesco Cossiga del 2009, “sarebbero stati i francesi”. Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, commenta così l’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica dall’ex presidente del Consiglio.
“Con questa nuova sollecitazione importantissima – aggiunge Bonfietti – si tratta di far tornare con forza l’attenzione sulla vicenda e di far capire che la nostra dignità nazionale è stata molto lesa dai comportamenti degli alleati”. Ora, sottolinea ancora, occorre “chiedere con forza ai francesi e al presidente Macron – che non è coinvolto anche per motivi anagrafici – di attivarsi maggiormente per assumersi le loro responsabilità. È fondamentale e importante che insieme a me lo cominci a urlare anche qualcun altro. E Giuliano Amato è sempre stato una grande presenza per noi”.
Tra le affermazioni di Amato, Bonfietti è rimasta colpita dalle rivelazioni su Craxi: “Non sapevo – dice – come lui sostiene, che fosse stato Craxi ad avvisare Gheddafi” del piano di farlo fuori, perché “nella ricostruzione di Cossiga era stato il generale Santovito quella notte ad avvisare” il leader libico. Ora, conclude Bonfietti, “mi aspetto qualcosa dalla Francia e mi aspetto che il governo della Repubblica si attivi per farsi rispondere. Non è bello che i nostri alleati ci trattino così”.
Giuliano Amato
Bobo Craxi a Rainews: “Non vedo grandi novità”
Anche Bobo Craxi, figlio dell’ex presidente del Consiglio, ai microfoni di Rainews24 ha commentato le parole di Amato. “Io non vedo grandi novità rispetto alle grandi questioni che sono emerse negli ultimi anni. Amato dice sostanzialmente che le inchieste sono arrivate a una conclusione, cioè che non fosse un ordigno, verosimilmente c’è stato un intervento esterno, e quindi i francesi hanno il dovere di confessare. Mi pare che questa sia la sua tesi”, ha detto.
“Che riflessi avrà sui rapporti tra Italia e Francia? È un’accusa abbastanza contundente, per quanto l’attuale presidenza francese non ha responsabilità dirette – ammette il figlio dell’ex leader socialista -. Si tratta soltanto di avviare in Francia un’inchiesta” sul fatto che “effettivamente c’è una responsabilità da parte della loro Aeronautica su quell’atto di guerra. Mi pare che si tratti di questo”.
“Siccome sono fatti risalenti a più o meno 40 anni fa, non sarebbe sbagliato, come asserisce il presidente Amato, chiedere alla Francia di contribuire alla verità. Questo non fosse altro per la memoria delle vittime e anche per onestà, e per dare anche al nostro Paese un’oncia di verità su quanto avvenne” conclude Bobo Craxi.
Sulle affermazioni che riguardano il padre Bettino, dice: “È già scritto anche sui libri di Storia che mio padre avvertì Gheddafi che lo avrebbero bombardato. Ma nel 1986. A parte quello strafalcione storico, la tesi francese è sempre stata presente, mai provata del tutto e mai smentita. Messa così, tira in ballo mio padre facendo vistosa confusione di date. Nell’80 era letteralmente impossibile che fosse a conoscenza di operazioni alleate”.
Il generale Leonardo Tricarico: “Fandonie”
“Quelle confessate da Giuliano Amato sono tutte fandonie che non hanno retto nel dibattimento penale, nel quale è emersa incontrovertibile, perché ampiamente provata, la verità che quel velivolo è stato vittima di un attentato terroristico con una bomba a bordo”. Lo dice all’Ansa il generale Leonardo Tricarico, già capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare e presidente dell’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica, commentando l’intervista a Repubblica dell’ex premier.
“Sono andato – spiega Tricarico – a scorrere l’audizione di Amato nel 2001 davanti al pm Rosselli che indagava su Ustica e non ho trovato traccia di buona parte delle cose che ha detto a Repubblica. Non capisco come sotto giuramento non abbia avvertito la necessità di rendere al pm le verità di cui oggi è fermamente convinto”. Secondo il generale, è “inquietante per la democrazia del Paese” l’uscita dell’ex presidente del Consiglio. “Auspicherei – osserva ancora il militare – che qualcuno possa capire cosa c’è dietro e perché proprio oggi. Risponde forse ad una strategia per mettere in difficoltà la premier Giorgia Meloni con il presidente francese Emmanuel Macron? O è in relazione agli indennizzi disposti per i ministeri condannati? Bisognerebbe comprenderlo”.
“L’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica ha presentato un esposto alla procura di Roma nel quale diamo evidenza con documenti che è stata una bomba a bordo la causa della strage, informando anche su possibili piste da seguire. Il procuratore Lo Voi ha assegnato il fascicolo al sostituto Amelio. Speriamo che si proceda perché esiste ancora la possibilità che si venga a capo di quello che è successo” conclude.
www.rainews.it è stato pubblicato il 2023-09-02 17:19:00 da
0 Comments