Lecce, è scontro sull’autonomia differenziata


Delle tre ore di dibattito in consiglio comunale ieri mattina, due sono state catalizzate dallo scontro sull’Autonomia differenziata e il relativo provvedimento in discussione in Parlamento. Meno tempo ha richiesto invece un altro argomento all’ordine del giorno su cui l’opposizione ha richiesto chiarimenti, ossia il social housing temporaneo che l’Amministrazione comunale vuole realizzare sanando un immobile abusivo in zona agricola.

A spiegare le ragioni che vedono il dibattito sul cosiddetto decreto Calderoli all’interno di un’assise comunale è Antonio Rotundo. La mozione, poi trasformata in ordine del giorno, è a firma dei gruppi consiliari del Partito democratico, Lecce città pubblica, Noi per Lecce, Progetto città, Sveglia Lecce, Movimento 5 stelle, Puglia popolare, Coscienza civica. «E’ un provvedimento – le parole che Rotundo pronuncia a nome della maggioranza di Palazzo Carafa – che può incidere sui diritti civili e sociali dei cittadini. La necessità di una autonomia esiste quale principio costituzionale ma questa proposta di riforma di Calderoli rischia invece di cristallizzare le differenze sociali. L’invito pertanto al sindaco Salvemini – la chiusura del consigliere Pd – è di assumere l’iniziativa di mandare un messaggio al Governo e al Parlamento».

La controreplica immediata è di Adriana Poli Bortone, da ieri più che candidata in pectore del centrodestra alle amministrative dell’8 e 9 giugno: «Questa è ipocrisia. La modifica del titolo V della Costituzione è il regalo alle regioni che il centrosinistra, in primis D’Alema e Monti, hanno fatto 23 anni fa. Vi è andata bene per tutto questo tempo, quando l’attuazione di quella norma costituzionale che voi avete scritto e votata è restata inapplicata. La legge in discussione in queste ore è una legge ordinaria – precisa – ed è evidente che in alcuni punti non ci veda d’accordo. Ma noi lo diciamo. E lo ha detto anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ribadendo che quella legge è strettamente legata alla definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni e al loro finanziamento. Siamo al ribaltamento della realtà tipico della campagna elettorale». «Il punto è – la risposta del sindaco Carlo Salvemini – chiedersi se il provvedimento Calderoli vada nella direzione di ridurre i divari esistenti o invece non rischi di essere un divaricatore di queste disuguaglianze».

Alla fine l’ordine del giorno presentato da Rotundo passa ma a votare contro, con l’opposizione, c’è anche il presidente dell’assise comunale Carlo Mignone.

Il resto del confronto, tra il conferimento della cittadinanza onoraria al dottor Aldostefano Porcari (medico salentino che lo scorso novembre ha ricevuto un riconoscimento quale miglior ricercatore internazionale under 40 dalla Società americana di cardiologia a Philadelphia), interpellanze di vario genere e riconoscimento di debiti fuori bilancio, si è acceso per pochi minuti sul progetto di housing temporaneo. L’assessore ai Lavori pubblici Marco Nuzzaci ne ha descritto obiettivi e programma finanziario. Realizzare un luogo, con tre appartamenti – uno per le donne, uno per gli uomini, uno per le famiglie – dove ospitare temporaneamente persone senza fissa dimora o in attesa di un alloggio. Finanziati col Pnrr sono previsti 700mila euro: 500mila per la ristrutturazione dell’immobile, 200mila per la gestione. Ma dall’opposizione Gianpaolo Scorrano attacca: «Volete ristrutturare un immobile costruito in modo del tutto abusivo, tanto da aver bisogno di una variante urbanistica, proprio voi che siete per abbattere tutto ciò che non ha autorizzazioni. E prevedete di ristrutturare solo il piano superiore. Volete portare le persone in difficoltà in aperta campagna, in via Sisa, tra l’Outline e Borgo San Nicola. Con quella cifra ne costruireste uno nuovo». Nessuna replica. Votazione, progetto di fattibilità approvato.

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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-02-27 14:17:22 da


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