Lecce, per la darsena di San Cataldo è boom di domande e slitta l’apertura alle barche


LECCE – È slittata nuovamente l’entrata delle barche nella darsena di San Cataldo (la data fissata era il 1º maggio anche nei contratti sottoscritti) e il boom di domande per l’ormeggio sta costringendo Salento Navigando agli straordinari e a bloccare le assegnazioni riservate ai disabili, visto che hanno superato il 30% dei posti disponibili.

A complicare le cose si mettono le alghe che si sono depositate all’esterno del porticciolo e che richiedono un intervento in linea con le norme e sotto la supervisione della capitaneria di porto: in queste ore la società che gestisce lo scalo comunale sta provvedendo a effettuare la “pulizia” necessaria.

Sono rimasti ancora 70 posti da assegnare vagliando centinaia di richiedenti, eppure si registrano già le prime rinunce perché manca l’acqua e la luce sui pontili, servizi non da poco per le barche.

L’amministrazione di Salento Navigando assicura che la lacuna potrà essere colmata a breve, ma ammette che crea qualche problema.

«Ci vogliono i servizi primari sui pontili, come in ogni porto, per ottenere un porto efficiente», sottolinea uno dei richiedenti.

L’amministratore, Roberto Ciardo, conferma che sono più di un migliaio le domande inviate all’ufficio competente attraverso la mail dedicata, su 135 posti disponibili (sono 158 gli ormeggi totali, da cui sono stati esclusi i 3 destinati alle forze dell’ordine e i 20 ai pescatori professionisti, che provano, con la necessaria documentazione, di essere in regola con imbarcazione e certificazioni).

Oltre il 50% delle richieste provengono da chi ha disabili a carico, tanto che i vertici di Salento Navigando hanno deciso di bloccare le assegnazioni destinate a questa categoria di fruitori del porticciolo.

«Abbiamo 4 posti auto dedicati ai disabili, la normativa nazionale ne prevede l’1% – puntualizza Ciardo – Noi abbiamo fatto il massimo che potevamo assegnando il 30% dei posti disponibili a chi è in possesso di certificazioni di disabilità importanti, ma non si può andare oltre. Ora si pensa anche ai residenti, che hanno diritto a una quota di posti, pur non essendo persone con disabilità. Il regolamento è stato rispettato e vale all’interno del porto per chi ha le barche. Siamo infastiditi da certe insinuazioni (il riferimento è a quello che si è detto in commissione comunale)».

L’amministratore di Salento Navigando, questa mattina, si presenterà a Palazzo Carafa per chiarire che è stata inviata una pec diversi giorni prima per avvisare che la società non si sarebbe presentata alla precedente riunione per impegni inderogabili presi in precedenza. La Commissione controllo è convocata per le 11.30.

«Abbiamo dovuto vagliare certificati medici e altro: un lavoro enorme, considerando la mole di domande continua Ciardo – Non abbiamo interessi diversi dal buon funzionamento del porto e difendiamo l’immagine della città. Noi abbiamo già fatto questo lavoro a Torre Vado e nel porto di Andrano, ma mai abbiamo avuto questo tipo di problematiche, con politici che fanno illazioni sulla trasparenza. Ora apriremo anche a Torre Pali (a Salve)».

L’amministratore ricorda di aver dovuto attendere molto tempo prima di poter gestire la darsena di San Cataldo, provvedendo anche alla pulizia esterna del porticciolo per due volte. «Come ogni impresa privata, quando i tempi si dilatano, significa perdere risorse. Vorremmo far partire gli ormeggi, con tutti i servizi annessi, già da questa settimana», conclude Ciardo.

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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2025-05-05 13:58:12 da


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