La discussione sulla riforma della legge elettorale regionale, proposta dal presidente Marco Marsilio, è già iniziata. Ieri la Commissione Statuto, presieduta da Daniele D’Amario, si è riunita in prima battuta per avviare il dibattito.
La commissione ha visto la partecipazione dei Consiglieri Massimo Verrecchia, Carla Mannetti e Marianna Scoccia per il centrodestra e Luciano D’Amico, Silvio Paolucci, Alessio Monaco, Giovanni Cavallari, Enio Pavone e Francesco Taglieri per il centrosinistra. La riforma in discussione della legge elettorale regionale eliminerebbe i quattro collegi facenti capo alle quattro province, che attualmente esprimono rispettivamente 7 consiglieri eletti per le circoscrizioni di Teramo, Pescara e L’Aquila e 8 per la circoscrizione di Chieti, per un totale di 29 consiglieri regionali che arrivano a 31 con l’elezione diretta del presidente. Con la riforma il numero dei componenti del Consiglio regionale non cambierebbe, ma gli eletti sarebbero espressione del collegio regionale unico. Tra le novità sostanziali anche la possibilità di esprimere sulla scheda tre preferenze, conservando la doppia preferenza di genere. La discussione si aggiornerà il 21 novembre, come disposto dal presidente Daniele D’Amario per valutare le proposte avanzate dai membri della Commissione. Tra i dubbi finora sollevati, due su tutti: l’aumento delle spese per la campagna elettorale dei candidati che, dal territorio provinciale passerebbe all’intera regione, e il minor peso elettorale delle aree interne che potrebbero trovarsi orfane di rappresentanti, avendo le aree più popolose e soprattutto la costa un maggior peso elettorale.
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