L’ennesima revisione del Pnrr italiano


I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi Il Pnrr è cambiato di nuovo.

le richieste di modifica del Pnrr presentate dal governo italiano. Lo scorso 18 novembre il consiglio europeo ha dato il via libera a un’ulteriore richiesta di modifica del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) presentata dal governo italiano. Questa procedura è stata avviata almeno una volta da tutti gli stati membri. Tuttavia il nostro paese è l’unico ad aver presentato 4 istanze di questo tipo. Ci sono però anche altri stati che hanno inviato più di una proposta di revisione. In particolare Cipro, Germania, Grecia, Finlandia, e Irlanda hanno presentato 3 richieste di modifica. Altri 10 paesi invece ne hanno proposte 2. Vai al grafico.

le misure modificate con la quarta revisione del Pnrr italiano. L’impatto più significativo di questa revisione riguarda le scadenze da conseguire. I milestone e i target oggetto di modifica sono stati in totale 45. Non sono molti in realtà i casi che hanno comportato una revisione dei termini per il conseguimento inizialmente previsti. In buona parte (34 scadenze) infatti la modifica ha riguardato i contenuti e non le tempistiche. Ciò con l’obiettivo di rendere più agevole il raggiungimento dell’obiettivo fissato. Vai alla tabella.

le scadenze per cui si prevede una revisione del cronoprogramma. Questo peraltro non sempre si è tradotto in una proroga dei termini. In due casi infatti il conseguimento è stato anticipato di 6 mesi, a giugno 2024. La prima scadenza prevedeva che almeno il 20% delle stazioni appaltanti utilizzasse sistemi dinamici di acquisizione. La seconda invece riguardava la riduzione del numero di discariche abusive oggetto di procedura di infrazione. Vai all’articolo.

le scadenze aggiunte in seguito alla quarta revisione del Pnrr. Un primo adempimento è legato alla misura riguardante l’Hub del turismo digitale e prevede entro il giugno prossimo che almeno 35mila operatori turistici siano registrati all’hub. Altre due scadenze invece sono fissate al giugno 2026. La prima prevede il completamento della misura riguardante la digitalizzazione dei parchi nazionali. La seconda invece riguarda il completamento di 3 interventi legati alla digitalizzazione della catena della logistica. Vai all’articolo.

la percentuale di scadenze ancora da completare. A seguito delle varie modifiche possiamo osservare che le scadenze da conseguire in totale sono diventate 621, 93 in più rispetto alla versione originaria. Ciò anche in virtù dell’aggiunta del capitolo riguardante il RepowerEu. Rispetto alla versione originale del piano si può notare che c’è stata una significativa riduzione delle scadenze che si prevedeva inizialmente di completare entro la fine del 2023. Viceversa, c’è un aumento molto rilevante degli impegni da completare per il versamento dell’ottava rata (40 scadenze da completare entro giugno 2025, il doppio rispetto al Pnrr originario) e dell’ultima (177 scadenze entro giugno 2026, 57 in più). Vai al grafico.

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www.openpolis.it è stato pubblicato il 2024-11-28 09:00:00 da Luca Dal Poggetto


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