Li ho partoriti entrambi io

Alla fine Chiara avrebbe confessato. Di avere partorito il bimbo trovato morto il 9 agosto e anche quello rinvenuto la settimana scorsa e dato alla luce un anno fa. Entrambi partoriti alla quarantesima settimana, ed entrambi rinvenuti nel giardino della villetta dove la 22enne abitava con la famiglia. A Vignale lo scenario diventa ogni giorno che passa sempre più pesante.

A inchiodare Chiara Petrolini sarebbe stato il suo cellulare e quella ricerca su Google che spiegava come partorire e abortire il secondo figlio. Così gli investigatori si insospettiscono, tornano nella villetta, riprendono a scavare e trovano i resti di un secondo neonato, dato alla luce un anno fa. A quel punto Chiara viene messa alle strette e sarebbe crollata, confessando di essere la madre di entrambi i bimbi, partoriti e poi abbandonati senza vita praticamente sotto casa, in una scelta che appare senza logica e lascia aperte le porte a una serie enorme di interrogativi. A questo punto sembra lecito ipotizzare l’arresto della ragazza, dopo che il Gip lo aveva negato una prima volta dopo il ritrovamento del primo corpicino.

Chiara è l’unica indagata (omicidio e occultamento). La Procura ha infatti escluso la responsabilità di altre persone: secondo gli investigatori né il fidanzato né i genitori della 22enne, avrebbero saputo della gravidanza e non avrebbero quindi avuto un ruolo attivo nell’omicidio e nell’occultamento di cadavere.