Libertà, dignità e responsabilità per costruire una vera pace (VIDEO)

Redazione
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di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Ieri, Giovanni XXIII con Pacem in Terris, la più famosa sua enciclica scritta 60 anni orsono, quando il mondo era sull’orlo di una guerra atomica, oggi è papa Francesco ad interrogarsi sulle vie percorribili per arrivare ad una PACE fattibile.
Queste le sue parole:
“A tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: il compito di ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà”.
Se ne è parlato sabato 13 gennaio presso la Sala Regia del Palazzo dei Priori, nel primo incontro di Formazione Socio-Politica, organizzato dalla diocesi di Viterbo “Quale Pacem in Terris?” con la collaborazione del Tavolo della Pace che ha visto la partecipazione di illustri relatori.
Il vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza, la teologa Simona Segoloni Ruta, Marco Tarquinio, già direttore di Avvenire, il presidente del Movimento Nonviolento Mao Valpiana, Maria Bencivenni del Movimento dei Focolari e Antonella Litta dell’Associazione Medici per l’Ambiente.
Ha moderato l’incontro il giornalista di Tv2000 Pierluigi Vito, già presidente dell’Azione Cattolica diocesana.
Presenti per l’amministrazione comunale il consigliere Paolo Moricoli, il presidente della Provinciale Alessandro Romoli, l’assessore Emanuele Aronne, il consigliere regionale Daniele Sabatini, il vicario don Luigi Fabbri, Mario Di Marco per il Tavolo della Pace, gli scout di Viterbo, sacerdoti e rappresentanti di associazioni di volontariato che operano nel sociale.
“Non a caso, è stata scelta questa sala per incontrarci questa mattina, perché vogliamo ritornare a vivere il centro della città e dialogare con tutti i cittadini”. Questo il saluto di Pierluigi Vito per poi passare la parola ai singoli relatori.
Il consigliere Moricoli ha espresso il suo particolare piacere, perché quest’ incontro, è il proseguo del percorso iniziato circa un anno fa con il convegno sulla Fraternità.
Si è unito ai ringraziamenti il Presidente della Provincia Romoli, apprezzando l’iniziativa, in particolare la formazione politica, alla luce della dottrina sociale, in quanto, abbiamo il dovere di ripensare il ruolo dei cattolici, soprattutto per i giovani che saranno il nostro futuro.
La Pace coinvolge tantissime persone, ha sostenuto Di Marco, da più di trent’anni al Tavolo della Pace, un coordinamento che rappresenta ben 13 organizzazioni, che si riconoscono nell’importanza del tema della Pace e lo sarà maggiormente, alla luce di questa nuova esperienza.
Per me, ha aggiunto il vescovo Piazza, questa mattinata è particolarmente significativa. Inauguriamo oggi una scuola di formazione alla sensibilità sociale e civile “Mario Fani” figlio di questa terra. Drammaticamente la storia non insegna nulla, cammina sulle nostre scelte, le responsabilità, hanno sempre un retroterra culturale. Ecco il senso della scuola, che non ha nulla da insegnare, ma sollecitare la riflessione, concentrare l’attenzione, per coinvolgere più persone possibili. Libertà, dignità e responsabilità non sono negoziabili. Questo sforzo sociale ha necessità di una coscienza civile, Pacem in Terris, ci offrirà gli spunti giusti da seguire”
L’ecclesiologa Segoloni Ruta ha impostato la sua relazione analizzando il ruolo del corpo sociale rappresentato dalla Chiesa, luogo dove le relazioni ecclesiali, dovrebbero trovare gli strumenti comunitari per costruire la Pace.
Il giornalista Tarquinio, partendo dalla considerazione sulla Pace, di papa Francesco:”Il tema Pace si fa a partire dalla vita concreta” ha illustrato le correlazioni che si trovano tra le diverse encicliche, fissando l’attenzione sulle problematiche dei più fragili.
A seguire la relazione di Mao Valpiana che ha ripercorso parte della sua esperienza negli anni dove i pacifisti cercavano di mettere in atto le finalità di Pacem in Terris.
Maria Bencivenni, assistente sociale, ha presentato il gruppo con il quale attualmente collabora, che si interessa di “Economia Disarmata”. In particolare ha spiegato: riflessione e azione sui temi del disarmo, della riconversione, della formazione ad una cultura della non violenza attiva e della Pace.
Antonella Litta, delegata dal Tavolo della Pace, ha tracciato un profilo di Don Dante Bernini come modello di Pace, testimone come Presidente della Commissione Giustizia e Pace, con le azioni, le relazioni e le opere, prima da sacerdote, poi da vescovo.
Al termine della mattinata, dopo aver rispettato un minuto di silenzio alle ore 12:00 (proposto dalla relatrice Bencivenni) i relatori, scout e pubblico si sono recati presso la chiesa di Santa Giacinta Marescotti, in piazza della Morte, per consegnare alle suore Clarisse, la Luce della Pace di Betlemme che custodiranno presso la chiesa come Memoriale della Terrasanta a disposizione della comunità cittadina.


 

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L’articolo Libertà, dignità e responsabilità per costruire una vera pace (VIDEO)
www.tusciatimes.eu è stato pubblicato il 2024-01-14 00:06:14 da Redazione

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