CAMINI Dal risoluto e dignitoso grido di aiuto di un anziano generale iraniano a quello di un ingegnere in età da pensione, fino alle preoccupazioni dei giovani che lavorano e studiano in Italia ma hanno paura del futuro per sé e la propria famiglia, di quello che sarà al termine del progetto di accoglienza. Un’incertezza e un’instabilità che toglie loro il sonno, visto che tornare nei paesi d’origine per loro non è possibile.
Sono state le voci degli stranieri accolti a Camini ad aprire ieri sera nel borgo della Locride la discussione che ha accompagnato la presentazione del libro “Mi fermo qui. I migranti parlano di sé e dell’Italia che cambia”, edito da Liberetà e frutto della ricerca “Migranti e anziani: il cambiamento dell’immigrazione e le sfide per il sindacato”, promossa dallo Spi…
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