Il quotidiano La Verità pubblica le conversazioni contenute nell’esposto del ministro contro l’imprenditrice di Pompei
20 Settembre 2024
Litigi, risse, il “famoso” graffio sulla fronte. E ancora un “patto di riservatezza” da firmare e una presunta gravidanza. Ci sarebbe questo, e non solo, nell’esposto che l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha depositato alla Procura di Roma contro l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia. A darne notizia il quotidiano La Verità che pubblica anche alcune chat che li vedono protagonisti: la loro relazione e il successivo scontro, amplificato dai media, ha portato nelle scorse settimane alle dimissioni dell’ormai ex titolare della Cultura.
I litigi e il graffio sulla fonte
I messaggi che i due si sono scambiati permetterebbero di ricostruire “dettagliatamente la turbolenta storia d’amore che sarebbe iniziata ai primi di giugno”. Come scrive ancora La Verità già a metà luglio, tra il 16 e il 17 il degenerare di un litigio sarebbe costato al ministro il taglio sulla fronte che lo costrinse, successivamente, a mostrarsi in giro con un vistoso cerotto. Una ferita, provocata da un graffio di Boccia, che lo stesso Sangiuliano avrebbe immortalato in un selfie, per testimoniare quanto accaduto. “Sfregiato” ricorderebbe in un messaggio Sangiuliano, mentre Boccia ammetterebbe: “Mi hai letteralmente mandato fuori di testa”.
La nomina
La Verità riporta, però, anche altri passaggi che riguardano la presunta nomina di Boccia a consigliera per Grandi Eventi, la questione che avrebbe creato il caso. Il 26 agosto la non-consigliera annuncia di essere stata nominata. Secondo Sangiuliano il ministro aveva chiesto ai suoi collaboratori di annunciarle, invece, che il contratto era saltato per “potenziali conflitti d’interesse”, dato che l’imprenditrice campagna era titolare di una società di pubbliche relazioni, la Cult Communication srl anche se aveva dichiarato di averla chiusa. Ci sarebbe prova della comunicazione ricevuta dal ministro che avrebbe innescato la reazione, sui social, di Boccia. Secondo l’esposto l’imprenditrice avrebbe invece annunciato la sua nomina per ricattare, di fatto, il ministro. “Ho fatto delle cose che non avrei mai fatto” avrebbe scritto, sempre secondo quanto riporta La Verità, il ministro all’imprenditrice dopo le sue accuse.
Patto di riservatezza e presunta gravidanza
Nell’articolo de La Verità, ci si sofferma anche su un evento particolare avvenuto ad agosto: la proposta, da parte di Boccia, di firmare un patto di riservatezza secondo il quale Sangiuliano non avrebbe più dovuto cercare l’imprenditrice che si sarebbe, invece, impegnata a non rivelare la loro relazione. La firma non arriva e allora Boccia parlerebbe di una presunta gravidanza. “Te l’avrei detto oggi, anche stasera. Ma non posso”, avrebbe scritto la donna. Il ministro avrebbe replicato: “Sono arrivato al punto di non farmi problemi se tu fossi incinta di me. Anzi, sarei felicissimo”. Al che, dopo una settimana, Boccia avrebbe risposto: “Sarai libero di viverti questa esperienza come vorrai, nel rispetto di tuo figlio”.
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Leggi tutto l’articolo litigi, il graffio sulla fronte e la finta gravidanza nelle chat con Boccia
www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-09-20 13:24:04 da LaPresse
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