ll blues all’italiana di Alex Britti chiude l’estate dei concerti nel fossato del Castello di Barletta



Forse sarà una caso che l’umida ma ventilata serata del fossato si sia aperta sulle note di “Gelido”, quasi un messaggio per un pubblico ancora intorpidito e che Alex Britti ha il compito di accendere. Il cantautore romano, però, è “animale” da palcoscenico e a colpi di chitarra, tra una battuta e l’altra in romanesco, ha trascinato con se il pubblico barlettano che ad un certo punto del concerto sembrava averli bevuti davvero i 7000 caffè. Giochi di parole a parte, Britti ha regalato un saggio delle sue straordinarie capacità di chitarrista blues e jazz ripercorrendo il repertorio dei successi che l’hanno reso uno dei cantautori italiani più celebri degli ultimi 20 anni. Il ritmo di Solo una volta e Però mi piaci, la dolcezza di Una su un milione e il capolavoro “Oggi sono io” hanno coinvolto ed emozionato tra ricordi e sorrisi. Unico neo riscontrato dal pubblico, il bar chiuso e l’impossibilità di acquistare anche una semplice bottiglietta d’acqua. Il perchè? “Vallo a sapè” avrebbe risposto Britti.

Il concerto di Alex Britti ha chiuso l’estate dei concerti nel fossato del Castello inaugurata dall’Rds festival con il fiore all’occhiello Elodie e proseguita con Gigi d’Alessio, Biagio Antonacci, Roberto Vecchioni e Antonello Venditti. Tra tanta musica e anche qualche polemica (vero Venditti) un’altra stagione è andata in archvio.




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www.barlettaviva.it è stato pubblicato il 2024-09-08 12:11:59 da Adriano Antonucci


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