Sono milanista da sempre, perché nato a Milano, ma figlio di bergamaschi, cresciuto con mio padre Natale che la domenica mi portava allo stadio di Bergamo per vedere l’Atalanta. Quei pomeriggi hanno lasciato un segno indelebile, e ancora oggi, quando guardo la Dea, non posso fare a meno di tifarla. Per me, l’Atalanta non è solo una squadra, è una storia di “underdog”, di chi parte svantaggiato ma non si arrende mai.
La partita di ieri contro il Cagliari è stata emblematica. Dieci vittorie consecutive in campionato, un record storico per l’Atalanta, eppure Gian Piero Gasperini, il suo allenatore, ha detto ai microfoni: “Non significano nulla. Qui qualcuno deve ancora maturare.” Non c’è spazio per esaltazioni…
www.varesenews.it è stato pubblicato il 2024-12-15 10:51:33 da
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