L’oro e l’arsenale di Assad, quando a Gioia Tauro transitarono 800 tonnellate di armi chimiche siriane


REGGIO CALABRIA L’1 luglio del 2014, alle 6,30, giunge nel porto di Gioia Tauro la nave della flotta della marina militare statunitense “M.V. Cape Ray“. L’imbarcazione entra trainata da due rimorchiatori e scortata da alcune motovedette della Guardia Costiera. Su quella nave saranno trasbordate le armi chimiche sottratte alla Siria e trasportate a Gioia Tauro a bordo della nave danese Ark Futura, si tratta di 78 container, 3 di iprite e 75 di precursori del sarin. La sicurezza delle operazioni impose misure eccezionali di sicurezza, l’area portuale venne interdetta al transito per circa un chilometro quadrato e mezzo attraverso una serie di posti di blocco.
Dalla “Ark Futura” alla “Cape ray”, furono trasbordati circa 570.000 tonnellate di agenti chimici, allo stato liquido, presi in carico…

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www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-12-09 18:26:20 da Redazione Corriere


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