Luigi Giuliano, nipote del boss di Forcella: “Le stese di camorra non c’erano ai tempi del clan”

Luigi Giuliano, nipote del boss di Forcella: “Le stese di camorra non c’erano ai tempi del clan”




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Luigi Giuliano è stato un rampollo del clan storico camorristico del quartiere di Forcella, a Napoli. Figlio di Nunzio, che era il fratello di Luigi, detto “Lovigino” – il boss dagli occhi di ghiaccio che ospitava Maradona nella sua casa di Vico della Pace. I Giuliano erano il clan dominante di Forcella, il Pide de Oro è stato ritratto in una storica fotografia dentro una vasca a forma dei conchiglia a casa del capoclan. Come il padre, anche Luigi ha preso le distanze dalla camorra e racconta a Sandro Ruotolo per Fanpage.it il fenomeno delle “stese” a Napoli. Lui che è cresciuto insieme alla donna innocente ferita nell’ultimo raid in via Vicaria Vecchia, dove quattordici anni fa venne uccisa la piccola Annalisa Durante. Ma perché ci sono le stese? Perché è cambiata la camorra e non c’è più il controllo del territorio da parte dei vecchi boss: C’è una parte della Napoli-bene che non vuole che le cose cambino”.

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48 Comments

  1. la camorra che comanda lascia che troppi ragazzi finiscano in galera, deve investire in contro intelligence e farlo presto, perche il nodo si stringe e alla fine anche i boss finiscono nelle indagini e in galera, e allora,invece di un rolex,dovrebbe pagare degli hacker che sfruttano la rete per ottenere informazioni utili a prevenire arresti

  2. Un concetto di "Ego Bene" che non poteva essere spiegato meglio.
    L'umiltà e l'esempio sono importanti per coloro che prendendo le distanze da quel tipo di società organizzata, l'inclusione avviene quando anche gli atteggiamenti si dismettono insieme agli affari, non è raro infatti incontrare persone oramai ripulite da generazioni, tutt'ora opulente dell'arroganza tipica di stampo. Non c'è inclusione che tenga se non disarmiamo il cervello.