di Riccardo Agostini
PISTOIA – Luis Silvio è tornato. L’icona del calcio pistoiese, il primo brasiliano a vestire i colori arancioni in serie A nel 1980. Anche se non è stata che una apparizione fugace, solo 6 partite giocate, la sua resta per tutti i tifosi della Pistoiese una immagine indelebile.
Quel giovane ventenne che allora fu catapultato nella nostra città, un po’ frastornato dal calcio professionistico nostrano, oggi è un signore di 64 anni dallo sguardo dolce e gentile come la prima volta.
La sua giornata in città è stata tutta all’insegna dei colori arancioni. La società di Sergio Iorio lo ha accompagnato e guidato nel suo viaggio. Lo stesso Sergio Iorio, che non era presente per impegni di lavoro, ma che in quegli anni lo ha seguito dagli spalti, oggi cerca di ricalcare il percorso dell’ex presidente Marcello Melani che lo portò a Pistoia.
C’è anche qualcosa di scaramantico e di affascinate in questo trait d’union rappresentato da Luis Silvio. Il viaggio pistoiese dell’ex giocatore è partito dallo stadio, per rivedere gli spalti e l’erba che aveva provato a calcare da giovane, poi si è trasferito al nuovo Orange Shop di via donatori del Sangue, dove c’è stato il primo bagno di folla. Si è prestato volentieri ad accogliere nella nuova sede i tifosi che si sono presentati numerosi e devoti.
Era stata preparata una maglia ricordo dell’evento, che il brasiliano ha autografato per coloro che lo avevano atteso per lungo tempo. L’incontro si è chiuso tra abbracci, selfie e sorrisi soddisfatti per chi aveva ricevuto il saluto e aveva potuto toccare l’ex giocatore ed icona arancione. Successivamente, altro bagno di folla al Nursery Campus della Vannucci Piante.
“Io c’ero sugli spalti – ha detto il padrone di casa Vannino Vannucci – quando lui calcava il campo, anche se ero poco più che un ragazzo. Lo ringrazio per essere tornato e per quello che rappresenta. Quando una società come la FC Pistoiese di Sergio Iorio organizza eventi di questo genere, significa che c’è un progetto serio e concreto alle spalle e che vuole realizzarlo”.
Prima dell’intervento di Luis Silvio hanno parlato anche l’amministratore delegato della FC Pistoiese Fabio Fondatori e lo storico Athos Querci.
Il dirigente si è soffermato sui suo ritorno: “Rappresenta – sostiene Fondatori – il momento più alto del calcio a Pistoia. La sua presenza in città dimostra il suo attaccamento ed il suo amore per la maglia arancione. Questi sono eventi che si possono realizzare solo e per società che hanno una storia lunga e unica come quella della Pistoiese”.
“Nessuno – ha rammentato Athos Querci – ha dimenticato la sua professionalità e la sua bontà d’animo. Non giocò molto, solo 6 gare, ma il suo passaggio resta un momento particolare e iconico per i colori della Pistoia sportiva”.
Luis Silvio ha atteso con calma il suo turno, come nel 1980 quando giocava. “Quando sono arrivato a Pistoia la prima volta – ha commentato – ero così giovane che non ci capivo molto. Dove sono? mi sono chiesto appena giunto qui. Oggi, invece, sono molto sorpreso, ma felice, perché la gente mi ama ancora”. Il suo ingaggio a Pistoia è stato un equivoco. “Quando mi hanno accolto all’aeroporto a Roma – ha spiegato – mi hanno chiesto se ero una punta. Ho risposto di si. Ma in Brasile la punta è un’ala, si gioca diversamente dall’Italia. Qui invece mi hanno sempre fatto giocare come attaccante centrale e non ho avuto modo di esprimermi al meglio. Avrei potuto fare meglio? Forse no. Nel mio paese si giocava con due ali e un centravanti, qui ero il solo attaccante”.
Ha spiegato anche la trattativa che lo ha portato in Italia. “Malavasi era venuto a veder giocare – ha spiegato – per 2 o 3 partite un altro giocatore. Ma alla fine scelse me. Con chi sono rimasto in contatto dopo Pistoia? Con Sergio Borgo, un grande amico che mi ha aiutato molto, e con il presidente Marcello Melani. Un grande uomo il presidente, che mi è stato vicino anche quando sono rientrato in Brasile, dove ho proseguito la carriera di calciatore al Ponte Petra e al Botafogo”.
Un’apparizione tanto fugace, quanto intensa, quella di Luis Silvio a Pistoia. C’è voluto un attimo a riconoscere nei suoi occhi dolci e gentili, quel ragazzo ventenne di tanti anni fa. Tanti anni che l’amore per Pistoia ha trasformato in un battito di ciglia.
www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2025-01-02 22:11:00 da Riccardo Agostini
0 Comments