A San Severo, nel giorno in cui si svolgeranno i funerali di Celeste Palmieri, la donna di 56 anni assassinata dal marito nell’area parcheggio dell’Eurospin di via Gaetano Salvemini, verrà proclamato il lutto cittadino. Lo ha annunciato la sindaca Lidya Colangelo, anticipando che martedì 22 ottobre il Comune di San Severo organizzerà una fiaccolata con inizio alle 19.30, partendo proprio dal luogo dove si è consumato il femminicidio e fino a Piazza Municipio
La donna, madre di cinque figli, è deceduta al Policlinico Riuniti di Foggia, dove era stata trasportata in gravissime condizioni, atteso che il marito dal quale si stava separando e che aveva denunciato per maltrattamenti e stalking alle forze dell’ordine, le aveva esploso alcuni colpi di pistola da distanza ravvicinata.
Mario Furio, 59 anni agente di polizia penitenziaria in quiescenza, sottoposto a controllo elettronico tramite braccialetto, si è tolto la vita nella sua auto.
L’uomo era sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla moglie. Difatti, risultano da parte della donna denunce e accessi al Centro antiviolenza di Palmieri. Ciò nonostante, il marito di Celeste Palmieri era entrato nel supermercato, dal quale era uscito dopo aver incrociato la moglie con lo sguardo.
A riferirlo ai carabinieri è stata la vittima stessa nel corso di una telefonata ricevuta pochi istanti prima della sparatoria dall’Arma. Celeste era stata contattata per l’attivazione dell’allarme, verosimilmente per avvertirla della presenza del marito, senza che però il suo dispositivo si fosse attivato. E’ su questo aspetto che gli inquirenti dovranno fare luce.
Sulla questione è intervenuta l’inviata de Le Iene Alice Martinelli. “Da due settimane vi raccontiamo che i braccialetti elettronici anti-stalking non funzionano. Ne parliamo da due settimane non da due giorni. Tutto questo è inammissibile, sono arrabbiata e delusa: c’è qualcuno che voglia ascoltare la voce delle donne? C’è qualcuno a cui importa dei nostri gridi d’aiuto?
Una pattuglia del 112 è intervenuta pochi secondi dopo l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco di Furio all’indirizzo della moglie, che inseguito dai militari è riuscito a raggiungere l’auto e dopo aver percorso alcuni metri si è tolto la vita.
La cooperativa sociale ‘Il filo di Arianna’ ha chiarito pubblicamente il rapporto intessuto nell’ultimo anno con la vittima del femminicidio di San Severo.
La donna – spiegano le operatrici – “ha contattato telefonicamente il nostro centro antiviolenza il 21 settembre 2023 e, per suoi motivi personali, il primo colloquio di presa in carico si è svolto il 16 ottobre 2023. Per motivi personali, la signora ha dapprima interrotto la sua relazione con il Cav per poi riprenderla il 6 novembre 2023, attraverso una ulteriore telefonata al nostro numero H24. Nel febbraio di quest’anno, a seguito dell’ennesima violenza subita e denunciata, il maltrattante è stato destinatario di un provvedimento di allontanamento e dell’apposizione del braccialetto elettronico, poi revocata. La signora, invece, è stata presa in carico anche dai Servizi Sociali. Il suo ultimo colloquio con le professioniste del centro antiviolenza è stato registrato agli inizi di giugno. La signora ha poi nuovamente interrotto la relazione con il Cav per suoi motivi strettamente personali.
L’assessore comunale Bruno Savino, invece Tuttavia, ha specificato che la donna aveva rifiutato la possibilità di trasferirsi in un luogo più sicuro con i propri figli minori e che il primo ottobre scorso aveva incontrato le operatrici dei Servizi Sociali dopo la segnalazione di un’associazione e Cav di Foggia del 20 settembre.
www.foggiatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-19 08:14:00 da
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