Il ministro dell’Interno: “Rafforzare monitoraggio ambienti di radicalizzazione”
21 Dicembre 2024
Al termine del vertice che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha tenuto oggi dalle 15 con i capi delle forze di sicurezza e i massimi dirigenti del ministero, il titolare del Viminale, in relazione a quanto avvenuto ieri a Magdeburgo, ha raccomandato di rafforzare tutte le attività di presidio delle manifestazioni di piazza che si svolgono in questi giorni festivi in tutte le città, anche in quelle piccole e medie. Secondo quanto si apprende, nel corso dell’incontro di questo pomeriggio, la prima raccomandazione del ministro riguarda tutte le attività da mettere in campo anche in collaborazione con gli enti locali, per garantire il sereno svolgimento di tutte le attività, dai mercatini alle feste di piazza e le processioni che si terranno nei prossimi giorni anche con l’uso di dissuasori, transenne e tutto ciò che possa proteggere.
Piantedosi: “Rafforzare monitoraggio ambienti di radicalizzazione”
Rafforzare il monitoraggio degli ambienti dove si possono palesare atteggiamenti di radicalizzazione ma anche violenze verbali contro il nostro Paese e valutare le attività di prevenzione in modo da intercettare il prima possibile ogni soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale. È la seconda raccomandazione che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fatto nel corso del vertice che si tenuto oggi pomeriggio dopo i fatti di Magdeburgo. La raccomandazione arriva anche dall’analisi di quanto successo ieri in Germania. Da quanto emerso finora, l’attentatore sarebbe da inquadrare come un lupo solitario che avrebbe agito forse sotto effetto di sostanze stupefacenti. Nel quadro italiano questo ha portato a sottolineare la preoccupazione per possibili gesti di emulazione da parte di lupi solitari sul nostro territorio nazionale. La linea del Viminale, si apprende, è dunque di intensificare i controlli negli ambiti dove la radicalizzazione si esprime anche verbalmente e di intercettare il prima possibile soggetti che danno segnali, anche solo verbali, di radicalizzazione e capire, in seconda battuta, se è possibile procedere con l’espulsione secondo i criteri che vengono usati nei casi di sicurezza nazionale.Da inizio anno sono stati 82 i soggetti espulsi perché ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale. Le raccomandazioni del Viminale e del ministro sono state sintetizzate in una circolare diretta a prefetti e questure.
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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-12-21 18:54:20 da LaPresse
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