Mattarella: “Orrore e condanna unanime”
22 Dicembre 2024
L’attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo, con 5 vittime accertate e decine di feriti anche gravi, produce inevitabilmente degli effetti anche in Italia. Non solo per le reazioni di condanna e solidarietà che arrivano da tutte le istituzioni e forze politiche, ma anche perché il governo si muove per mettere a punto e rafforzare i dispositivi di sicurezza in vista delle festività natalizie e dell’apertura del Giubileo.
Mattarella: “Orrore e condanna unanime”
“La notizia del proditorio attentato contro il mercato di Natale a Magdeburgo suscita negli italiani orrore e unanime condanna. Di questi sentimenti desidero farmi immediatamente interprete presso di Lei, signor Presidente e caro amico, e presso tutti i Suoi concittadini”, scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier. “La Germania, unita all’Italia da indissolubili vincoli di amicizia e solidarietà, può contare sul nostro più convinto impegno – sottolinea il capo dello Stato – tanto nel fermo e determinato contrasto al terrorismo quanto nel sostenere insieme le ragioni della libera e pacifica convivenza, elemento fondamentale e irrinunciabile della comune identità europea”.
Meloni: “Sicurezza è una priorità per l’Europa”
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commenta la notizia dalla Lapponia finlandese, dove si trova per partecipare al vertice Nord-Sud a Saariselka: ad accoglierla ci sono il premier finlandese Petteri Orpo (insieme a un immancabile Babbo Natale), i primi ministri di Svezia e Grecia, Ulf Kristersson e Kyriakos Mitsotakis, e l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera Kaja Kallas. Sul tavolo ci sono proprio i nodi relativi a immigrazione e sicurezza, e il pensiero non può che andare a Magdeburgo: “È un tema col quale ci confrontiamo da anni” e “dobbiamo essere attenti a come gestiamo le nostre politiche anche per come riusciamo a garantire la sicurezza dei nostri cittadini”, afferma, sottolineando che “noi abbiamo bisogno di più sicurezza e penso che mettere insieme nazioni del Nord e nazioni del Sud, che storicamente sulle questioni europee sono anche state spesso su fronti molto diversi, per parlare insieme di quella che oggi è una priorità per l’Europa, sia una scelta molto intelligente”. Il governo si attiva anche sul fronte interno. Ad annunciarlo è il vicepremier Matteo Salvini che, reduce dall’assoluzione nel processo Open Arms, prima commenta l’attentato in Germania come “l’ennesima dimostrazione che quando non si vigila sull’immigrazione nel nome di una autolesionistica ‘tolleranza’ si mette a grave rischio la sicurezza di tutti”, poi assicura che “il governo italiano aumenterà il livello di sicurezza per Natale e Capodanno“, perché “quello che accade in queste ore in altri Paesi europei ci impone ancora maggiore attenzione, maggiore cautela e maggiori controlli per evitare che sia un Natale di sangue”.
A mettere in campo l’impegno del governo è l’attuale titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, che, dopo il CASA al mattino, nel pomeriggio ha presieduto un vertice con i capi delle forze di sicurezza e i massimi dirigenti del ministero. Dall’analisi dei fatti di Magdeburgo due sono le raccomandazioni del ministro.
La prima è il rafforzamento di tutte le attività di presidio delle manifestazioni di piazza che si svolgono in questi giorni festivi in tutte le città, anche in quelle piccole e medie, da attuare in collaborazione con gli enti locali. La seconda è rafforzare il monitoraggio degli ambienti dove si possono palesare atteggiamenti di radicalizzazione ma anche violenze verbali contro il nostro Paese e valutare le attività di prevenzione in modo da intercettare il prima possibile ogni soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale. Da quanto emerso finora, l’attentatore sarebbe da inquadrare come un lupo solitario che avrebbe agito forse sotto effetto di sostanze stupefacenti. Nel quadro italiano questo ha portato a sottolineare la preoccupazione per possibili gesti di emulazione da parte di lupi solitari sul nostro territorio nazionale. La linea del Viminale è dunque di intensificare i controlli negli ambiti dove la radicalizzazione si esprime anche verbalmente e di intercettare il prima possibile soggetti che danno segnali di radicalizzazione e capire, in seconda battuta, se è possibile procedere con l’espulsione secondo i criteri che vengono usati nei casi di sicurezza nazionale.
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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-12-22 08:42:39 da LaPresse
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