Maltrattamenti: in un anno 820 procedimenti da codice rosso, parla il Pr…

Maltrattamenti: in un anno 820 procedimenti da codice rosso, parla il Pr…


di Ilaria Lumini

PISTOIA – Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, stalking: nel periodo che va dal 15 ottobre 2020 al 20 ottobre 2024 la Procura di Pistoia ha preso in esame 2895 procedimenti.

In un anno, nel 2020, sono stati 602 i procedimenti da codice rosso, nel 2024, in un anno, sono saliti a 820: un aumento di 218 procedimenti. Ad oggi, dal primo ottobre al 14 novembre sono già 27 le misure interdittive disposte dal giudice per le indagini preliminari: dall’allontanamento con braccialetto elettronico, agli arresti domiciliari fino al carcere.

Numeri importanti che danno l’idea del grande lavoro della Procura di Pistoia, e della polizia giudiziaria, circa le denunce e la presa in carico dei casi di codice rosso che arrivano sul tavolo del Procuratore capo della Procura di Pistoia, Tommaso Coletta.

Procuratore capo della Procura di Pistoia, Tommaso Coletta

A pochi giorni dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, 25 novembre, il Procuratore capo spiega come avviene il percorso che, dalla denuncia, arriva al provvedimento giudiziario del codice rosso rafforzato.

“Entro tre giorni dall’iscrizione del procedimento il magistrato deve valutare se va risentita la persona offesa oppure quello che ha dichiarato è gà bastevole per l’indagine – sottolinea il procuratore capo Coletta – Entro trenta giorni dall’iscrizione del procedimento, il magistrato deve valutare se richiedere o no una misura cautelare. Il fascicolo, al termine di questi tre giorni, ripassa dal mio Ufficio per essere nuovamente esaminato. Scaduto il termine dei trenta giorni c’è una seconda verifica, sempre del mio ufficio, per la eventuale richiesta cautelare. Il fascicolo con richiesta di misura cautelare torna nuovamente nel mio Ufficio: una procedura questa che tiene puntato l’occhio della Procura sul caso di codice rosso. Nel 2023, da questa Procura, sono state fornite delle linee guida per la gestione dell’indagine per le fasce deboli, diramate a tutte le polizie giudiziarie del territorio, dalla fase della chiamata dal 118 o al 112, che hanno l’obiettivo di acquisire il maggior numero di informazioni informali per poi dopo tradurle in un atto scritto”.

Maltrattamenti: in un anno 820 procedimenti da codice rosso, parla il Pr…
Carabinieri e Polizia

Nelle linee guida date alla polizia giudiziaria è anche indicato cosa fare subito dopo la verbalizzazione della denuncia per il proseguimento dell’indagine: un percorso che porta il fascicolo completo sul tavolo del magistrato per la decisione di eventuale misura cautelare.

“Le misure cautelari sono all’inizio quelle del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, anche con braccialetto elettronico – continua il procuratore capo – In un congruo numero di casi questa misura viene violata e quindi arriva la richista di aggravamento della misura, ovvero l’arresto domiciliare. In ultimo, si passa al carcere”.

Inoltre, questo anno il codice rosa compie dieci anni: si tratta del protocollo d’intesa per la prevenzione, la repressione e il trattamento degli abusi sui minori e dei reati contro le fasce deboli, che nel 2024 aumenta il numero dei soggetti istituzionali coinvolti. Ad arricchire l’elenco dei sottoscrittori, oltre alla Procura di Pistoia e la Società della Saluta, giungono infatti l’ordine degli Avvocati di Pistoia e gli ordini degli Assistenti Sociali e degli Psicologi della Toscana.

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www.reportpistoia.com è stato pubblicato il 2024-11-18 16:07:14 da Ilaria Lumini


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