«Mamma violenta e schiava dell’alcool: i bambini siano affidati all’ex», dramma a Bitonto


BITONTO – Prima il dolore per la separazione dei loro genitori, poi quello nel vedere la loro mamma sempre più trasformata, schiava del consumo di alcol, assente e persino violenta nei loro confronti. Una sofferenza senza fine quella di due bambini di un paese in provincia di Bari che, qualche giorno fa, si sono svegliati finalmente dal loro incubo. La prima sezione civile del tribunale di Bari ha sovvertito gli accordi di separazione consensuale e deciso che i due minorenni debbano vivere insieme al loro papà, nella casa coniugale che la ex moglie dovrà liberare entro la fine dell’anno.

Saranno le amorevoli cure dell’uomo allora a dover far dimenticare ai piccoli i traumi del passato e a facilitare, come prescritto dal giudice, il loro percorso di ripristino del rapporto affettivo con la mamma, ormai compromesso. Tutto infatti è partito con la separazione dei due coniugi, i quali, di comune accordo, avevano stabilito che i ragazzi sarebbero restati nella casa coniugale insieme alla madre e che il padre avrebbe dovuto versare il mantenimento.

Ma il nuovo equilibrio familiare sarebbe andato in frantumi poco dopo. La donna, negli anni, avrebbe iniziato a fare abuso di sostanze alcoliche, tanto da non riuscire più a prendersi cura dei figli: spesso non faceva rientro a casa o vi tornava in stato di semi incoscienza. Erano i bambini stessi a doversi occupare allora di lei o a vivere in una sorta di autogestione. Un quadro che si sarebbe complicato ulteriormente con l’avvio, da parte della signora, di una nuova convivenza, nella stessa casa coniugale, con un soggetto, anch’egli affetto da dipendenze. Una relazione poco gradita dai bambini che, non assecondando le volontà di mamma e compagno, sarebbero stati più volte picchiati, aggrediti verbalmente e ferocemente avviliti.

I ragazzi, terrorizzati, avrebbero maturato allora il coraggio di chiedere aiuto al padre e di raccontare di quanto erano costretti a subire. Violenze fisiche e psicologiche che l’uomo, assistito dall’avvocato Romina Centrone, ha denunciato, parallelamente all’avvio delle pratiche per richiedere l’affidamento esclusivo dei minori e il collocamento a sé. I minori dunque si sono trasferiti nella residenza paterna, sita in campagna, subendo però le scomodità di dover essere distanti dalla scuola frequentata e dai loro affetti.

Aperta la causa, la madre ha continuato a negare le proprie responsabilità e a incolpare il padre di averle sottratto i minori, ma le indagini difensive condotte dall’avvocato Centrone hanno consentito di provare processualmente i fatti, rendendo ineluttabile l’evidenza. Il Tribunale ha quindi deciso di affidare in via prevalente i figli minori all’uomo e di permetter loro di vivere nella casa coniugale, revocando di fatti l’assegnazione alla donna, che sarà costretta ora a liberare l’abitazione dei suoi effetti personali e a contribuire, in una misura rapportata al suo esiguo stipendio, al mantenimento dei piccoli.

Il giudice, in accordo con il curatore speciale dei minori, ha raccomandato ai coniugi di rivolgersi allo sportello di mediazione del Tribunale, per poter superare o stemperare le ragioni del conflitto e gestire le visite.

A monitorare l’intera famiglia inoltre ci dovranno pensare i servizi sociali del Comune in provincia di Bari, a cui è affidata anche la calendarizzazione degli incontri tra mamma e figli, e il consultorio familiare.



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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2023-12-21 10:53:15 da


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