Mancano 150mila addetti nella ristorazione e per il 60% degli imprenditori è molto difficile trovare il personale. Insomma, anche se l’occupazione nel settore è tornata ai livelli del 2019 con 987mila occupati e i consumi fuori casa Proseguono il recupero post pandemia a 89,6 miliardi di euro, ci sono difficoltà a reperire lavoratori. E’ questo in parte è dovuto anche alla narrazione che viene fatta del settore. A lanciare l’allarme è la Fipe-Confcommercio nel rapporto sullo stato di salute della ristorazione e dei pubblici esercizi, presentato oggi all’Assemblea nazionale. “La ristorazione – spiega il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani – sconta un difetto di inquadratura da parte dei media e della stessa opinione pubblica, che tendono a mettere a fuoco solo gli aspetti più sensazionalistici, trascurando le componenti valoriali, sociali ed economiche. Cosi mentre si fa grande clamore sul cosiddetto ‘toastgatè, poco si parla di imprese, valore aggiunto e occupazione».
Il riferimento è alla storia degli “scontrini gonfiati”, storie di clienti finite sui social, ricorda Stoppani, «con le presunte furberie di alcuni nostri operatori che hanno applicato maggiorazioni rispetto al prezzo base di alcuni prodotti somministrati», storie «che danneggiano l’immagine del Paese». Invece, sostiene il presidente, «quello di cui ha bisogno il settore», sono «incentivi per investire sulla crescita» e “politiche più mirate legate ai temi del lavoro». Se lo scenario emerso sottolinea la centralità dei pubblici esercizi con le sue 334 mila imprese per l’economia nazionale, e la ristorazione continua ad essere fortemente attrattiva per l’imprenditoria femminile ( con un’incidenza media delle imprese guidate da donne del 21,4%) e giovani (una impresa su dieci è amministrata da giovani under 35), il tema è ancora la mancanza di candidati, in particolare il personale di sala, e il rischio è «di frenare il percorso positivo intrapreso, sul quale influisce anche il crescente aumento dei consumi fuori casa”.
Ad accogliere l’allarme il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida: “vogliamo fare ancora di più, collaborando con chi ha tenuto in piedi il settore economico anche durante periodi straordinariamente difficili come quello della pandemia» e quindi «dobbiamo raccontare quello che hanno fatto di positivo, dobbiamo essergli vicino abbattendo il costo del lavoro il più possibile per cercare di sviluppare sempre più economia». In questa fase «particolarmente positiva, dopo il periodo del significativo contrasto alla pandemia», aggiunge il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sottolineando che il governo ha «tra l’altro prorogato la possibilità per gli esercenti di avere l’esposizione, a nostro avviso utile, dei tavolini all’esterno per un altro anno».
Leggi tutto l’articolo Mancano 150mila addetti nella ristorazione e per il 60% degli impre…gazzettadelsud.it è stato pubblicato il 2023-11-15 19:51:55 da
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