Un incarico da oltre 163mila euro, destinato alla direzione dei lavori pubblici nel comune di Manfredonia, è stato revocato dopo la segnalazione di un presunto conflitto d’interessi sollevato dai consiglieri comunali di Forza Italia. Una vicenda che ha acceso il dibattito politico e sollevato nuove riflessioni sul tema della trasparenza amministrativa.
Secondo quanto reso noto dal gruppo consiliare, il professionista a cui era stato affidato l’incarico ha rinunciato all’incarico, motivando la scelta con “sopraggiunti impegni lavorativi già assunti con altri Enti”. Una motivazione che, però, non convince i firmatari della nota.
“Sopraggiunti” e “già assunti” sono le parole chiave su cui i consiglieri di Forza Italia pongono l’accento. “È come dire che ieri e oggi sono lo stesso giorno”, scrivono in una nota, evidenziando l’apparente incongruenza logica nella giustificazione della rinuncia.
Il sospetto, più che velato, è che la vera causa della revoca risieda proprio nel conflitto d’interessi evidenziato pubblicamente. Una condizione che – denunciano – vizialava l’affidamento e avrebbe compromesso la regolarità dell’iter amministrativo.
Nel loro intervento, i consiglieri richiamano l’attenzione dei cittadini, invitandoli a valutare con attenzione quanto accaduto, in un contesto dove – affermano – la legalità deve restare principio cardine dell’azione amministrativa.
Chiudono con un monito dal sapore civile e morale, citando un “noto pensatore sipontino”: “La mafia si nutre della nostra indifferenza mascherata da falso buon senso e da pacifica convivenza. Gode delle nostre piccole illegalità. Si abbuffa della nostra negligenza ed apatia”.
Un messaggio che va oltre il singolo episodio, e che pone l’accento sulla necessità di un controllo vigile e responsabile da parte della politica e della cittadinanza, per evitare che scelte discutibili passino sotto silenzio.
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www.immediato.net è stato pubblicato il 2025-04-23 10:54:53 da Redazione
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