Nessun accordo in capigruppo della Camera sui tempi di fine esame in commissione Bilancio
16 Dicembre 2024
“Abbiamo chiesto ai relatori di ritirare” l’emendamento alla manovra sugli stipendi dei ministri “ed evitare inutili polemiche”. Lo annuncia su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “È assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche sull’emendamento che parificava tutti i ministri e sottosegretari non parlamentari, ai deputati, riconoscendo i rimborsi spese. È così da oltre due anni e continuerà così fino a fine legislatura”, aggiunge.
“La cosa è giusta? Non penso perché non ha particolare senso che il ministro degli Interni o della Difesa debbano avere un trattamento diverso rispetto ad un loro sottosegretario, ma non è mai importato finora, né a me né ai miei colleghi. Per questo motivo abbiamo chiesto ai relatori di ritirarlo ed evitare inutili polemiche. Quello che non sarebbe comprensibile – sottolinea Crosetto – per nessuna altra professione e cioè che due persone che fanno lo stesso lavoro, nella stessa organizzazione, abbiano trattamenti diversi, per chi fa politica deve essere messo in conto”.
Manovra, nessun accordo in capigruppo Camera su tempi fine esame
Intanto, nessun accordo tra maggioranza e opposizioni sui tempi di fine esame della manovra in commissione Bilancio alla Camera. Lo hanno comunicato la capogruppo del Pd Chiara Braga e il capogruppo di Avs in commissione, Marco Grimaldi, al termine della conferenza dei capigruppo a Montecitorio. Dopo la quale sono ripresi i lavori della commissione. Dopo la sospensione, si è ripartito dai voti sugli emendamenti all’articolo 57. Si va verso la seduta notturna e resta confermato l’obiettivo della maggioranza di chiudere l’esame con il mandato ai relatori entro domani alle 10, prima delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Manovra, verso aula mercoledì pomeriggio con fiducia
La maggioranza punta a portare in Aula alla Camera la manovra mercoledì pomeriggio con la fiducia per chiudere venerdì. È quanto appreso al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha sottolineato però la mancanza di unanimità tra i rappresentanti dei gruppi sulla proposta portata dal presidente Lorenzo Fontana.
Manovra, Ciriani: “Mancato accordo su tempi ma non è sorpresa”
“Noi siamo andati incontro alle richieste delle opposizioni, ma c’è sempre un ‘più uno’… la riunione della capigruppo serviva per stabilire un cronoprogramma teorico. Non c’è perché non c’è l’unanimità. Il presidente aveva proposto un cronoprogramma che chiudeva su venerdì probabilmente, andando in Aula con la fiducia mercoledì pomeriggio, perché la discussione generale è contingentata. Su questo non c’è ancora l’accordo ma me lo aspettavo, non è una gran sorpresa”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio riunitasi per stabilire i tempi della manovra in Aula.
Manovra, Braga (Pd): “No margini accordo se governo non dà risposte su temi veri”
“La capigruppo ha reso evidente che non ci sono margini, allo stato attuale, per un accordo. Le questioni che le opposizioni da giorni pongono al governo e ai relatori non trovano accoglimento, oltre al fatto che abbiamo visto una gestione parlamentare molto irrispettosa, e anche la presentazione di temi del tutto estranei alla manovra, che l’hanno stravolta”, ha detto la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
“Credo che dal governo e dalla maggioranza ci sia una modalità per noi inaccettabile di discutere di questi temi, mentre il Paese attende risposte su tante altre questioni: dalla sanità, al lavoro, ai temi dello sviluppo vero. E c’è invece un interesse spasmodico per questioni poco centrali per lo sviluppo del Paese e la tenuta sociale”, ha concluso.
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www.lapresse.it è stato pubblicato il 2024-12-16 20:47:06 da LaPresse
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